Gianluca Festa è il nuovo sindaco di Avellino dopo un ballottaggio al cardiopalma. Con il 51,52 per cento batte Luca Cipriano e nella notte partono i fuochi d’artificio in piazza Libertà. “Abbiamo vinto contro i poteri forti, tre consiglieri regionali e un vicegovernatore che è entrato a gamba tesa“, ha detto ai microfoni.
Il biologo vince dopo una campagna elettorale al veleno. Vince il centrosinistra, che torna alla guida di Avellino dopo la breve parentesi pentastellata durata soltanto pochi mesi. Ma del centrosinistra vincente non ha parte in via ufficiale il Pd provinciale schieratosi col suo avversario. Con Festa c’era invece l’imprenditore Angelo D’Agostino e l’area che fa riferimento al deputato Umberto Del Basso De Caro. Ma con lui esulta anche il delegato alle aree interne di De Luca, Francesco Todisco, e dietro le quinte i Popolari di De Mita. Cipriano vedeva in campo al suo fianco i consiglieri regionali Maurizio Petracca, Rosetta D’Amelio e Carlo Iannace.
Per Festa circa seicento voti in più rispetto a Cipriano, in un turno di ballottaggio caratterizzato da un pesante astensionismo. Consistente l’apporto dato a Festa dai quartieri e le periferie. Ma Cipriano non sfonda nel centro città, dove pure il nuovo sindaco riesce a strappare sezioni.