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Borghi: ‘Forum Aree Interne, un’occasione da non sprecare’

Oltre 180 persone tra amministratori, progettisti e ricercatori provenienti da tutta Italia, si riuniranno adAliano, provincia di Matera,il 29 e 30 maggio per partecipare al “Forum Aree Interne” 2017, giunto alla sua quarta edizione: professionisti impegnati nella costruzione di progetti di sviluppo per le aree “remote” del Paese, quelle che, anche a causa della fragilità dei servizi offerti alla popolazione, soffrono il problema dello spopolamento. Tra i partecipantiClaudio De Vincenti, ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno,Marcello Pittella,presidente della Regione Basilicata,Enrico Borghi, consigliere della Presidenza del Consiglio per l’attuazione della Strategia nazionale Aree interne (SNAI),Ludovica Agrò, Direttore generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale,Sabrina Lucatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Aree Interne, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la Coesione Territoriale,Fabrizio Barca, economista, edEnrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis). In un orizzonte di medio-lungo periodo, l’attenzione alle Aree Interne rappresenta un impegno fondamentale per il Governo italiano: ad esse è infatti riconducibile quasiil 60% del territorio nazionale, ben 180mila chilometri quadrati (non solo nelle zone montane delle Alpi o degli Appennini), dove vivono oltre13 milioni di persone, quasi un quarto della popolazione del Paese. Su queste Aree, dal 2014, è in atto una strategia nazionale coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, denominataStrategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI). Ad oggi, interessa71 aree, in tutte le Regioni e nella Provincia autonoma di Trento, selezionate utilizzando indicatori relativi all’accesso a servizi per la salute, la mobilità collettiva e l’istruzione. IComuni coinvolti sono 1.066, e misurano il 16,7% della superficie del Paese: vi abitano circa 2,1 milioni di italiani, pari al 3,5% della popolazione del Paese. La dotazione della Strategia Nazionale Aree Interne è pari a 190 milioni di euro, mentre le risorse complessivamente mobilitate dalla misura – che comprendono anche l’allocazione di risorse FEASR, FSE e FESR – sono stimabili in almeno600 milioni di euro. “Questo forum è un’occasione che non possiamo sprecare. Le azioni che stiamo mettendo in campo sui territori che fanno parte della SNAI rappresentano un’opportunità strategica per rilanciarne l’economia, in primo luogo attraverso la garanzia dei servizi essenziali – sottolineaEnrico Borghi,consigliere della Presidenza del Consiglio per l’attuazione della Strategia nazionale Aree interne–. Quelli che una politica a volte distratta liquida come territori marginali e periferici sono in realtà laboratori preziosi, sui quali attuare nuovi modelli di sviluppo e nei quali la comunità torna ad essere protagonista. Dentro le Strategia d’area c’è un’idea d’Italia fatta di cambiamento, economia sostenibile e modelli produttivi alternativi. Il messaggio che vogliamo lanciare con questa due giorni è che dalle aree interne parte il progetto per rafforzare l’identità e il senso di comunità del nostro Paese, gettando le premesse per la costituzione della ‘Federazione delle Aree Interne’ e creando un sistema di accompagnamento dei territori nel processo di innovazione che hanno deciso di avviare”. La due giorni di Aliano prevede numerose tavole rotonde e otto sessioni di lavoro tematiche – cuore del Forum – coordinate dagli esperti del Comitato Tecnico Aree Interne. Le sessioni toccheranno tutti gli ambiti di lavoro della SNAI:dall’accesso alla terra alla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale diffuso, dall’inclusione, anche nei confronti di migranti e nuovi residenti, alla tutela e gestione attiva del territorio, in una logica di produzione di energie rinnovabili. L’obiettivo è quello di “federare” i Comuni coinvolti per favorire uno scambio di conoscenza, e rafforzare così la comunità dipolicymultilivello e orizzontale. “Mentre in tutto l’Occidente si ripresenta la contrapposizione sociale e identitaria fra aree rurali e aree urbane – aggiunge l’economista Fabrizio Barca–, ad Aliano si incontrano cittadini e amministratori che attraverso aree interne stanno sperimentando in Italia una strategia di sviluppo creativo e solidale che lega queste due parti del Paese”. “Il ‘Forum’ di Aliano è un momento importante per fare il punto sui risultati già ottenuti – spiegaSabrina Lucatelli,coordinatore del Comitato Tecnico Aree Interne–. È in corso una rivoluzione culturale che vede un nuovo denominatore comune: la cooperazione. I nostri Comuni non lavorano più come monadi isolate, ma si associano ed entrano nella Comunità allargata di Aree Interne. Questo dà loro una nuova voce e una nuova forza”. “Con la chiusura dei primi Accordi di programa quadro – sottolineaLudovica Agrò,Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale –stiamo entrando nella fase attuativa di questa Strategia e l’Agenzia è pronta ad accompagnare i territori: finalmente vedremo concretizzarsi i risultati attesi”. Le analisi proposte nel corso delle due giornate di lavoro troveranno un momento di sintesi nelle riflessioni finali, affidate alla tavola rotonda dal titolo“Le Aree Interne protagoniste del nuovo sviluppo italiano”, le cui conclusioni sono affidate alministroper la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Il “Forum Aree Interne” 2017 aderisce alFestival dello sviluppo sostenibile 2017, promosso dall’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. Al 23 maggio 2017 risultano sottoscritteundici Strategie d’area, relative alle seguenti Aree Interne: Valli Maira e Grana (Piemonte) Valchiavenna (Lombardia) Alta Valtellina (Lombardia) Antola-Tigullio (Liguria) Alta Carnia (Friuli-Venezia Giulia) Casentino-Valtiberina (Toscana) Appennino basso pesarese e anconetano (Marche) Sud-Ovest Orvietano (Umbria) Basso Sangro-Trigno (Abruzzo) Alta Irpinia (Campania) Madonie (Sicilia) Alla vigilia del “Forum Aree Interne” 2017 di Aliano è arrivata la sottoscrizione definitiva delprimo Accordo di programma quadro Aree Interne, da parte dell’Alta Valtellina.

Redazione IrpiniaPost

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