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Borgo 4.0 non è una fabbrica, ma un polo ad alto potenziale

Lo abbiamo scritto più volte.Chi pensa che Borgo 4.0 sia una nuova fabbrica, da aprire in Alta Irpinia nei prossimi mesi, si sbaglia e non di poco. L’iniziativa,presentata lunedì mattina presso lo stabilimento Adler della famiglia Scudieri a Ottaviano, è ben altro e almeno in una prima fase non contempla la nascita di una nuova azienda. Però l’investimento, oltre 73 milioni di euro (46 della Regione Campania e 27 a carico dei 54 partner privati), ha già visto l’assunzione di 77 nuovi ricercatori e addetti qualificati. Qual è allora il vantaggio per una piccola comunità come Lioni dell’essere partner di Borgo 4.0?Se lo sono chiesti molti in questi anni, man mano che un nuovo pezzetto del progetto veniva svelato.Il beneficio è materiale e potenziale. Il paese diventerà l’area in Italia in cui il sistema 5G sarà più diffuso, ha ricordato l’ingegnere Paolo Scudieri. Le auto sperimentali circoleranno lungo le smart road, riqualificate e dotate di un’infrastruttura tecnologica capace di farle dialogare attraverso sensori e segnaletica con i veicoli a guida autonoma e a idrogeno. Ma l’intera gamma dei servizi a disposizione della comunità sarà rivoluzionata, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.“E’ qualcosa di straordinario che non ha eguali nel mondo”, ha entusiasticamente sintetizzato l’imprenditore cittadino onorario lionese. Potenzialmente poi il Borgo 4.0 vedrà arrivare sul proprio territorio centinaia tra ingegneri, ricercatori e imprese di livello internazionale per sviluppare non soltanto soluzioni di mobilità sostenibili dal punto di vista ambientale, ma anche garantire snellimento del traffico e maggiore sicurezza per gli utenti della strada più deboli. Con l’inevitabile e auspicabile ritorno economico per gli altri settori produttivi: dalla ristorazione al commercio. E, non da ultimo, la possibilità di intercettare ulteriori investimenti di risorse e cervelli in progetti che, forte della dotazione tecnologica acquisita, il territorio sarà in condizione di poter ospitare. L’idea in sé è talmente futuristica da sembrare poco concreta. Ed è proprio il rischio della mancanza di ancoraggio a terra che i vari soggetti coinvolti, dal Comune di Lioni ad Anfia Automotive passando per tre centri di ricerca, cinque università e il Cnr, dovranno scongiurare. Intantovigilando su tempi rapidi per la realizzazione delle varie fasi del progetto. A fine estate dovrebbero partire i primi lavori per circa quattro milioni di euro. Nel 2022 dovrebbero concludersi.Ogni rallentamento, dipeso dalla burocrazia o da altro, stonerebbe con la grandezza concettuale di Borgo 4.0. “Lioni al centro di un’azione sinergica che mette insieme i territori della Campania”, ha commentato l’ex presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. Perché in effetti la presenza di Lioni, classificato come borgo per demografica e caratteristiche ambientali, è l’elemento centrale del sistema Campania 4.0 pensato da Scudieri e dal suo team di ingegneri. Sistema di cui fa parte Ottaviano con il circuito Speed Lab per i test di velocità e le prove metrologiche,San Nicola La Strada in provincia di Casertadove insiste Cmd-Biosyn, cioè il dimostratore per la validazione di tecnologie per l’uso di fonti energetiche rinnovabili per la mobilità.Salerno con l’azienda Bitrone il suo laboratorio di progettazione elettronica, e appunto la smart road urbana ed extraurbana lionese, dove le auto costruite altrove a idrogeno e senza conducente impareranno a vivere in armonia con l’uomo integrandosi con la comunità. Il sindaco Yuri Gioino ha parlato di sfida ambiziosa e di volontà di agganciare i finanziamenti del Recovery e nuove intelligenze. E alloraun’ultima considerazione ci permettiamo di farla sulla scuola.Perché se è vero che nell’immediato Borgo 4.0 non genera posti di lavoro, al netto dei ricercatori già assunti, è altrettanto vero che una filiera tecnologica con un simile livello di specializzazione potrebbe nel medio termine attivare dinamiche occupazionali. Ma saranno richieste competenze e preparazione al passo con i tempi. La scuola altirpina sarà in grado di orientare gli studenti verso percorsi formativi adeguati, professionalizzanti, con approccio lungimirante ed efficace a dare risposte all’eventualmente offerta di lavoro? comments

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