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‘Capocastello non deve morire’, il sit-in sotto le stelle

“Questo posto non deve morire”. Lo striscione è apparso, nelle prime ore di ieri pomeriggio, sullaPorta dell’Acqua a Capocastello. A Mercogliano, dopo la mancata edizione 2018 di Castellarte, negli ultimi anni uno dei pochi appuntamenti rimasti nell’agenda estiva del paese e che avrebbe dovuto tenersi proprio in questo week end, qualcosa sta crescendo. Non di certo il legame che da sempre unisce una comunità alle proprie origini e alle tradizioni, quello è più che consolidato. Ma la consapevolezza che anche un altro tipo di legame va rafforzato, quello tra i componenti di questa comunità. Così, in pochi giorni, è nato un piccolo evento “spontaneo” al quale hanno preso parte mercoglianesi di ogni età.L’iniziativa “Capocastelle”, organizzata con un semplice passaparola tra associazioni e cittadini, per vedere insieme l’eclissi lunare di venerdì 27 luglio. Un pretesto, nonostante la presenza dei telescopi che, comunque, hanno attirato appassionati e curiosi. Il vero motivo era il piacere di incontrarsi. Di mangiare, bere un bicchiere di vino insieme, scambiare due chiacchiere. Perché è anche in occasioni come queste che nascono idee e che ci si rende conto di quanto sia importante unirsi per mantenere viva l’attenzione su quelli che sono, allo stesso tempo, le debolezze e i punti di forza di un paese, come il borgo medievale di Capocastello, col suo fascino che rischia di sgretolarsi, nel vero senso della parola, senza gli interventi di manutenzione di cui necessita. Gli organizzatori del festival di Castellarte l’avevano detto. Non si sarebbero fermati. Sarebbero andati avanti anche senza il supporto dell’amministrazione, nonostante l’amarezza e la delusione per le vicende che hanno interessato la manifestazione non andata in scena quest’anno. Sentimenti che subito si sono mescolati alla voglia di concentrare tutte le energie nel portare avanti un progetto.Far rivivere il borgo di Capocastello, far rivivere Mercogliano. Così insieme alle associazioni Zeza di Mercogliano, Sogni Ferrati, Tg Mercurio, e con l’appoggio della Pro Loco, dei ragazzi dell’oratorio Don Bosco e di tanti cittadini, proprio a Capocastello, nel giardino al di sopra dell’antico mulino, hanno voluto creare un momento di aggregazione. E di integrazione. Vista la partecipazione anche di alcuni dei ragazzi africani che studiano e svolgono diverse attività con i volontari dell’associazione Comunità accogliente, e che durante la serata hanno unito i loro ritmi ai suoni tipici della tradizione popolare meridionale, grazie alla presenza di alcuni musicisti, tra cui i componenti della Lumanera. Quelle cose belle che nascono dal basso, dalla comunità. Ma che puntano in alto come i telescopi di ieri sera. Puntano ad un futuro che si costruisce partendo proprio dalle mancanze, dai fallimenti, nonostante talvolta questi siano altrui. comments

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