Dal Circolo Pd di Nusco riceviamo e pubblichiamo “Siamo uno dei cinquemila Circoli PD esistenti in Italia, siamo 35 militanti dei quattrocentomila iscritti. Ci sentiamo a pieno titolo la base da cui necessariamente il nostro partito deve ripartire. Ci ha fatto piacere che – come primo passo – hai fatto visita ai militanti del Testaccio a Roma prima della elezione a Segretario avvenuta quasi all’unanimità, con l’ombra lunga dell’unanimismo. Anche noi ti avremmo votato ma per altre ragioni ben più profonde e sentite. Il nostro piccolo Circolo di Nusco, recentemente intitolato a Enrico Berlinguer e Manlio Rossi Doria, esiste dal 2008. Benché esposto ai quattro venti (siamo a 914 metri sul livello del mare e in casa di Ciriaco De Mita) ha resistito e gode di buona salute. Teniamo aperta con grandi sacrifici una sede, facciamo un giornale murale e online, organizziamo incontri e dibattiti e ogni anno ad agosto la Festa de l’Unità (siamo alla 45 edizione) è diventata un appuntamento politico e culturale seguito ed apprezzato dall’intera comunità. Abbiamo i nostri referenti in Consiglio Comunale alle prese ogni giorno con i problemi amministrativi, concretamente impegnati sul campo per la soluzione di problemi che in Irpinia diventano sempre più drammatici: dalla difesa dei posti di lavoro alla desertificazione dei nostri borghi. Il nostro non è un Circolo aperto in occasione di sfasati ed affollati tesseramenti. Siamo orgogliosi di essere in Irpinia uno dei pochi circoli che si sono sottratti allo sbandamento o peggio alla deriva. I motivi del perché di questo “miracolo nuscano ” – come ci viene riconosciuto – che ci permette di raccogliere un discreto consenso elettorale, sono molto semplici. Restiamo ed esistiamoperché in questi anni abbiamo scelto di essere autonomi e liberi dall’opportunismo e dalle convenienze. Perché da queste splendide alture siamo rimasti lontano dalla litigiosità del Pd provinciale, dalla lotta deleteria fra correnti, confrontandoci volta per volta con tutti e con chi meglio rappresentava l’idea di politica in cui ci riconosciamo. Perché abbiamo messo sempre al centro del nostro agire un’idea di “autonomia” indirizzata a garantirci livelli dignitosi di presenza organizzata rispetto ad un Partito assente o che si è fatto vivo , nella migliore delle ipotesi, alla vigilia degli appuntamenti elettorali. Perché “autonomia” ha significato per noi tentare di elaborare un pensiero politico locale non disgiunto da quello nazionale. Autonomia ha significato dare una identità al nostro Circolo ben radicata all’interno di un progetto collettivo chiamato PD e rimasto sospeso a mezz’aria”. Siamo convintiche farai bene, se saprai andare controcorrente. Che il PD potrà essere quello che non è stato finora: “un partito progressista nei valori, riformista nel governo e rigoroso nei comportamenti. Che ripartirai dai Circoli per ricostruire un Pd all’altezza delle sfide drammatiche che l’Italia, il Mezzogiorno, l’Irpinia devono nei prossimi anni affrontare. Ti diamo credito e fiducia, conta su di noi. Aspettiamo fiduciosi una tua visita”.
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