A Pasquale Chirico, 43 anni imprenditore dell’e-commerce, basterà il 40 per cento degli aventi diritto alle urne (non vengono conteggiati i residenti all’estero ai fini quorum) per diventare il nuovo sindaco di Teora. Questo dopo il ritiro dalla competizione elettorale del due volte uscente Stefano Farina, con il paese che vede solo una lista per le amministrative del 3 e 4 ottobre.
Chirico, sarà una campagna elettorale particolare. Come la affronterete? E il raggiungimento del quorum sarà un problema?
Sarà una campagna elettorale così come l’avevamo pensata dall’inizio, come se ci fossero due liste. Quindi faremo un comizio di apertura e uno di chiusura. E spiegheremo in tutte le sedi utili il nostro programma. Sul quorum, no non sono preoccupato. La recente riforma ha cambiato le cose, ma al di là di questo aspetto dico che Teora ha sempre risposto bene a ogni appuntamento elettorale. La popolazione è unita al di là delle appartenenze. E soprattutto, quella di Teora è una comunità matura.
Teora Libera e Chirico senza avversari. Lei è stupito dal forfait di Farina?
Stupito relativamente. La realtà è che a Teora c’erano delle criticità, per questo noi come gruppo eravamo al lavoro da due anni su una serie di problematiche che la comunità percepiva in maniera netta. Non voglio dare giudizi sull’operato di Farina però i problemi erano evidenti. Nel nostro programma ci sarà grande spazio per agricoltura e artigianato. Teora vive le criticità delle aree interne e deve sviluppare meglio le sue peculiarità.
Però di Teora si è parlato molto in questi anni. La nuova area Pip e soprattutto le politiche abitative che hanno favorito nuovi arrivi anche dall’estero?
Beh sull’artigianato siamo convinti si possa fare di più, lo spiegheremo nel programma. Per quanto riguarda i nuovi residenti, la cosa va vista con il doveroso realismo. Qualche nuovo arrivo non può cambiare il volto di un paese che come gli altri vive tutti i drammi delle aree interne, come accennavo prima. Per fare un passo decisivo in avanti occorre rendere un luogo più attrattivo dal punto di vista economico, ma parlo dell’intera zona. Teora da solo non può farcela così come nessun paese può farcela da solo. E’ necessario un lavoro enorme di tutta la comunità altirpina. Solo così i nuovi residenti possono trarre benefici e poi portarli nelle singole comunità.
Teora Libera è una lista civica?
Totalmente civica, con tanti giovani. E con qualcuno, come Vito Donatiello, che ha una solida esperienza amministrativa.
Ma prima o poi occorrerà fare scelte politiche, in senso lato.
Quando saremo al Municipio osserveremo il quadro provinciale, le scelte verranno di conseguenza. In ogni caso i partiti mi sono sembrati fuori dai giochi un ovunque.
C’è il progetto pilota all’orizzonte…
Sì, ne sento parlare da quasi dieci anni e ancora devo capire cosa ha prodotto e cosa potrà produrre. Quando ci troveremo a quel tavolo vorrò capire bene le finalità, che nonostante gli anni passati non sono ancora chiarissime. Solo allora potremmo fare delle scelte consapevoli. Ma al netto del progetto pilota, che ora potrebbe anche essere superato, all’Alta Irpinia serve una politica serie di unione di servizi, cosa sempre detta a parole ma quasi mai realizzata. Se i comuni pensano di poter smuovere qualcosa da soli, sbattono contro un muro.
Qual è la posizione di Pasquale Chirico sull’eolico?
L’eolico è stata una scelta fatta dall’amministrazione Farina, anche se in misura ridotta rispetto a paesi limitrofi. Non sono favorevole a prescindere, non sono contrario a prescindere. Bisogna vedere la fattibilità di un impianto caso per caso.