Bocciatura per Vincenzo Ciampi e le sue linee programmatiche. Il sindaco di Avellino incassa in Aula, nella seduta di lunedì sera, tre mesi dopo la vittoria al secondo turno, soltanto 9 voti favorevoli. Votano contro, compatti, venti consiglieri, in tre si astengono.
La cronaca dice che il primo cittadino, su tredici voti favorevoli previsti (compreso il suo), perde già 4 consiglieri: si tratta degli esponenti di Forza Italia (il dietrofront dopo un summit dei vertici regionali sul caso avellinese) e di Stefano Luongo, eletto nella lista “Insieme protagonisti”, che pure avevano contribuito nei giorni scorsi a dare un contributo di idee al sindaco per la versione definitiva del documento presentato in Aula. Contro Ciampi arriva il voto dei consiglieri eletti dal Partito Democratico compresi Festa e i suoi, dai Popolari, di Nadia Arace di “Si Può”. Contrari pure alcuni degli artefici al secondo turno della vittoria dei cinquestelle, cioè Luca Cipriano e Dino Preziosi e delle liste “Mai Più” e “La Svolta Inizia da Te”.
Il sindaco però non si dimette, mentre la folta pattuglia delle opposizioni pensa a un documento di sfiducia da discutere subito dopo le elezioni Provinciali di ottobre. Intanto su Facebook il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, getta benzina sul fuoco alludendo a nuovi cartelloni 6×3 dopo quelli sul Ferragosto: “Appena conclusasi votazione nominale sul programma che il Sindaco vuole portare avanti per la città …in arrivo altra diffusione di informazioni, di fatti, di verità. Tutti devono sapere chi ha detto NO a cosa. Buonanotte Sto ripassando la tabellina del 6 e anche quella del 3”.