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Collegamenti. Nessuna rivoluzione, l’imperativo è manutenzione

Come rendere ancora più lontani i paesi dell’Alta Irpinia l’uno dall’altro? Una domanda a cui da tantissimi anni, ormai, si era data una risposta con i fatti: collegamenti tortuosi ed inesistenti. La contro risposta arriva, finalmente, con la pubblicazione della Strategia del Progetto Pilota Alta Irpinia dove, in quanto a trasporti, si è puntato alla soluzione dei pessimi collegamenti non solo interni ma anche esterni all’area. La parola d’ordine è manutenzione. Uno dei primi passaggi, infatti, di questo importante lavoro è occuparsi delle strade, delle tratte ferroviarie e dei mezzi pubblici. Come è noto, ormai tutto è ridotto ai minimi termini. Secondo le indagini sul territorio, in Alta Irpinia gli spostamenti vengono fatti principalmente nell’area interna al bacino, di questi il 69% sono intracomunali e l’11% extracomunali, mentre quelli fatti in entrata e uscita dell’area costituiscono il 10% del totale. Principali destinazioni degli spostamenti: Avellino e Napoli. La Strategia interverrà nel breve periodo ad una manutenzione della viabilità ordinaria tra i 25 comuni e sulle arterie principali extra area-pilota, così da ridurre i disagi legati alle lunghe distanze e alla mancanza di collegamenti rapidi proprio verso le due città. Tra i primi lavori di manutenzione, quindi, il completamento del raccordo Salerno/Avellino che, come la cronaca spesso ci conferma, versa in condizioni poco sicure per gli automobilisti. La tratta acquista un valore aggiunto perché è il percorso più rapido per collegare l’Irpinia all’Università; renderlo sicuro e più facilmente fruibile significherà molto per l’area di interesse al progetto, e non solo. Altro punto d’interesse, nuovi e più efficienti collegamenti diretti con l’aeroporto di Salerno-Pontecagnano. I paesi coinvolti nel progetto, in particolare comuni come Monteverde e Lacedonia oggettivamente difficili da raggiungere a causa delle strade tortuose e malconce, potranno tirare un sospiro di sollievo. Una boccata d’ossigeno che coinvolgerà anche il turismo. Una migliore viabilità faciliterà non solo l’avvento dei turisti ma anche i rapporti fra i paesi stessi, in linea d’aria vicinissimi ma allontanati l’uno dall’altro da veri e propri percorsi ad ostacoli. Con questi lavori previsti dalla Strategia, finalmente l’Irpinia diventerà “più piccola”, più compatta e non divisa come i pezzi di un puzzle fino ad ora concepito come impensabile da ricomporre. Il riordino toccherà, a medio e lungo termine, anche la mobilità ferroviaria attraverso l’intervento sull’Alta Capacità Napoli-Bari con la futura stazione di Grottaminarda. La tratta ferroviaria, ora morta in Irpinia, costituisce una delle pecche più grandi del nostro territorio. Questo lavoro potrebbe avere importanti ripercussioni su tutta l’Area. Per questa ragione, i piani della Strategia prevedono uno studio approfondito su quale sarà l’impatto e sulle condizioni migliori per adeguare il territorio a questo grande cambiamento. Tutto ciò consentirà anche una maggiore efficacia negli spostamenti relativi a sanità, scuola e lavoro. Insomma, una marcia in più per la qualità della vita dei cittadini altirpini. Accanto alla manutenzione delle strade, si lavorerà alla banda larga che favorirà la conoscenza del territorio sul piano turistico.  Ci sarà la possibilità, tanto per i cittadini quanto per le imprese, di accedere a reti Banda Larga (30mbps) e Ultralarga (100 mbps). L’Alta Irpinia sarà al primo posto nell’attuazione del Piano per l’Agenda Digitale, un lavoro che coinvolgerà innanzitutto le aree produttive, il settore sanitario, le scuole, la Pubblica Amministrazione ed i principali siti di interesse turistico nella logica dellaSmart Community.In parole povere, si punterà ad un ‘disegno digitale’ attraverso cui la sperimentazione sarà pensata e progettata direttamente su piattaforme digitali collaborative. Un passo in avanti anche per la scuola e la sanità dove l’uso di reti telematiche comporteranno, ad esempio, l’informatizzazione della cartella sanitaria e la nascita di un database dei pazienti nonché un miglioramento del tpl scolastico. Con il Progetto Pilota il tanto atteso futuro arriverà anche in Alta Irpinia? Stavolta vogliamo crederci.

Redazione IrpiniaPost

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