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Confindustria Avellino, il debutto di De Vizia

Il nuovo presidente di Confindustria Avellino, Emilio De Vizia, si è presentato ai soci con un lungo discorso di insediamento che riportiamo parzialmente. “I quattro anni che mi vedranno alla guida della Nostra amata Associazione, saranno sicuramente tra i più complicati della storia economica e non solo del Nostro Paese, ma con l’ottimismo che deve contraddistinguere ogni imprenditore, credo che saranno anche molto stimolanti. La straordinaria emergenza pandemica dovuta al virus Covid- 19 ha investito non soltanto il Sistema Sanitario Nazionale, ma anche, inevitabilmente, il tessuto sociale ed economico nazionale. …Nello scenario europeo, per il nostro Paese, in testa tra i destinatari dei fondi stanziati dall’Unione Europea (209 miliardi di euro), si prefigura un’enorme opportunità, utilizzare nella giusta direzione le somme disponibili, superando in questo modo le numerose criticità strutturali (eccesiva burocrazia, mancanza di infrastrutture, giustizia troppo lenta ,eccessiva tassazione), che in questi anni hanno influito negativamente e pesantemente sullo sviluppo del Paese, potrebbe davvero rappresentare una svolta. Non potremmo piu permetterci il lusso di sbagliare, utilizzare le risorse disponibili in altre direzioni e non per favorire la crescita, potrebbe rivelarsi fatale per il futuro dei nostri figli e nipoti. …Il Mezzogiorno, in particolar modo l’Irpinia, abbisogna, quindi, di interventi concreti in termini di efficacia ed efficienza, che tengano conto delle esigenze del territorio e che incrementino i servizi pubblici (trasporto, sanità, acqua, energia, rifiuti), soprattutto quelli locali. E, in questa azione, la formazione, l’istruzione e la cultura non possono essere lasciate indietro. Al contrario, devono essere alimentate e favorite, solo in questo modo potremo adeguatamente formare le nuove generazioni che rappresentano il futuro della Nostra Provincia. È, dunque, il tempo dell’impegno, dell’iniziativa, dell’intelligenza, del lavoro: solo con questi strumenti potremmo invertire un trend negativo per il Mezzogiorno e le sue aree interne. Territorio ed Istituzioni.La nostra è una Provincia che respira l’aria d’impresa da sempre. Più volte ho dovuto replicare a miei interlocutori, i quali erano convinti che lo sviluppo industriale in Irpinia fosse da attribuire agli incentivi del dopo terremoto, non immaginando che le Imprese, di primissimo livello tra l’altro, fossero già insediate in Irpinia ben prima del 1980. Una Provincia che per la sua collocazione geografica rappresenta per il Sud d’Italia un crocevia tra tre diverse Regioni: la Campania, la Basilicata e la Puglia. Costituisce, quindi, uno snodo cruciale di collegamento e di scambio tra le stesse. Un territorio in cui una grande ricchezza paesaggistica, ambientale e naturale si coniuga, necessariamente, con una forte vocazione enogastronomica (non si può far a meno di pensare alle colture di vino, olio, castagne, tartufi, grano che hanno ottenuto importanti riconoscimenti di qualità). Caro Vice presidente Marenghi dalla documentazione che ti abbiamo trasmesso in questi giorni, credo tu abbia potuto cogliere, la qualità del tessuto imprenditoriale presente in questo Territorio. Tessuto, costituito da aziende locali, nazionali ed internazionali, delle più svariate dimensioni e soprattutto, molte delle quali nate ben prima degli incentivi post terremoto. Tutto ciò a riprova che troppo spesso, si parla di Mezzogiorno d’Italia usando stereotipi ampiamente superati Questi Imprenditori, però, rispetto ai loro Colleghi che operano in Aree del Nord, hanno, quasi sempre, maggiori difficolta: nel trasportare le loro merci, nell’ utilizzo delle reti telematiche, nell’accesso al credito ed ai servizi necessari per le loro attività Risulta, pertanto necessario e doveroso che le Istituzioni tutte, stimolate da Confindustria, assicurino il loro sostegno, al fine di rimuovere gli ostacoli di cui sopra ,soprattutto in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo.In questo senso, l’impegno di Confindustria Avellino consisterà nel mantenere un dialogo costante con tutte le Istituzioni, continuando a partecipare a tutti i tavoli in cui si tratteranno argomenti relativi allo sviluppo economico dei nostri territori e di infrastrutture Un tema centrale su cui discutere sarà, sicuramente, l’importante opera in corso di realizzazione, ossia l’alta velocità Napoli-Bari, costituendo la stessa un elemento di rilevante positività per il nostro apparato produttivo. Bisogna continuare ad avere un’interlocuzione costante e vivace con Asi, dalla quale arrivano segnali incoraggianti sia rispetto alle richieste di aree per nuovi insediamenti e acquisizioni di Capannoni fermi da tempo, sia rispetto al netto miglioramento dei servizi nelle aree industriali, miglioramento determinato dal cambio di gestione degli stessi (a proposito di iniziativa privata): restano invece irrisolte alcune problematiche relative alle condizioni delle strade e delle infrastrutture a servizio delle stesse…

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