IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del sindaco di Conza della Campania Luigi Ciccone:

I consiglieri  di  minoranza mi contestano  l’esuberanza della  maggioranza  che avrebbe la meglio sulla giunta. Non e’ cosi’, ma, se anche lo fosse, quale sarebbe  il problema?   Questi  signori, evidentemente, ignorano  la  regola fondamentale  della  democrazia:  la maggioranza decide, se le decisioni non vengono prese all’unanimita’.  Solo gli  imperatori, i re , i dittatori e i .…… potesta’ hanno pieni poteri. Ne’ io, ne’ i miei collaboratori  apparteniamo  a queste categorie di soggetti, purtroppo, o , per fortuna.

Non sono abituato a fare  proclami, semmai  a chiarire la mia posizione riguardo alle cose che mi vengono attribuite, come ho fatto per l’ eolico, per la vendita dei prefabbricati, ecc..   A proposito:  il gruppo di  minoranza  non mi ha ancora chiarito come considera il parco in costruzione:  “eolico selvaggio” o no? Come sempre si trova il modo di non rispondere  a  cio’ che  e’ scomodo. E’ stato anche  scritto che, con costi a carico del comune,  non era possibile  intervenire  per   rimuovere e  smaltire i fabbricati all’amianto, perche’  ubicati su proprieta’ private. Ma, dopo il terremoto, non erano stati assegnati e costruiti,  proprio dal comune, su proprieta’ private?   Ma  come mai la minoranza  torna sempre  su temi gia’ trattati e spiegati?   Forse perche’  non ha altro da  argomentare?

Per quanto riguarda il regolamento per la commissione di controllo della mensa scolastica, ribadisco quanto esposto, in modo esaustivo,  dalla consigliera Tufano.   E’ stato  approvato  con la presidenza alla maggioranza, avendo essa, e solo essa, la responsabilita’  del  buon  andamento  del  servizio.  Bene avrebbe fatto la minoranza ad eleggere un suo rappresentante in seno alla commissione, anziche’, irresponsabilmente, abbandonare l’aula.

Ricordo a chi l’avesse dimenticato o avesse la memoria corta che, nel 2007, come  consigliere di minoranza, non ho aderito alla maggioranza di Farese ma  solo programmato di  fare il percorso insieme alle elezioni amministrative del 2008. All’accordo ci arrivai solo perche’ ci fu la promessa, di Farese e  del suo gruppo, di realizzare la piscina – era il mio pallino –  il cui progetto era sul comune gia’ dal 1998.  Promessa non mantenuta.  Pescopagano l’ha costruita a ca. 1.000 m. s.l.m. e conza, a ca. 500, no.  alla faccia della lungimiranza!  Nel 2008 rimasi fuori dal consiglio comunale in quanto non eletto, quindi, non ho mai amministrato con Farese.  Un’altra cosa non vera: nel 2013 non ho partecipato alla competizione elettorale e nemmeno alla formazione della lista.

Non rinnego niente del mio passato, ma, accusarmi di aver lasciato  gli amici (oggi posso dire: pseudo amici) di sempre, per una poltrona o per fare il sindaco, significa affermare una nefandezza e  mancare di rispetto alla mia persona che, comunque, ha fatto, sempre, scelte alla luce del sole e per il bene di Conza. E poi, e’ meglio accompagnarsi ad ex avversari, rispettabili e rispettosi dell’ altrui dignita’, che stare insieme a persone che, asserendo certe cose, dimostrano solo mancanza di rispetto e di stima. e’  dignitoso, in politica come nella vita, cambiare idea, anche in eta’ non proprio piu’ giovanile: solo gli stupidi  non lo fanno! Non ho perso la mia dignita’ come viene asserito dal gruppo di minoranza.   Perdere la dignita’ e’ ben altro:  e’ seguire gli altri senza una propria idea e senza una propria volonta’!   E’  anche  farsi manipolare!

Mi si accusa di fare sempre riferimento al passato, ma il  passato e’ la certezza che serve  ad evitare il ripetersi dei medesimi errori e  aiuta, molto, a restare con i piedi per terra. Sono ancora in perfetta forma fisica e mentale, fortunatamente, e non ho bisogno, quindi, di rinsavire.  Altri, si’, la cui mente e’ ancora offuscata dalla batosta elettorale. Le persone vanno valutate in base a fatti (e misfatti), non  certo in base a eta’, sesso, ecc.. non si puo’ e non si deve discriminare, e’un atteggiamento  altamente  diseducativo.

I tre della minoranza, invece di dire stupidaggini,  farebbero meglio a chiedersi il motivo per cui hanno perso cosi’ tanti consensi e come mai  i vari Cappiello, Zanca, Ciccone, Grasso, Casciano ed altri li hanno abbandonati.   Riuscirebbero, forse, ad assorbire meglio la sconfitta. Certo, aver perso per 3 voti, deve bruciare e molto. Ma, tant’e’.  Ribadisco, percio’,  quanto espresso in altre occasioni:  fosse stato, anche solo per un voto, ha vinto la lista “ Conza al centro”.   In democrazia funziona cosi’.

Vengo ancora accusato di essere  ostaggio di qualche mio consigliere – va meglio, fino a poco tempo fa lo ero di tutta la maggioranza – ma la minoranza, che dice di conoscermi, sa bene che non e’ cosi’ e mai lo sara’. Iil gruppo “Progetto comune per Conza”  afferma, inoltre, che:

– la maggioranza attacca Cappiello: un’altra  cosa non vera.  Cappiello era ed e’ un grande sostenitore della lista “Conza al centro” e  non ha bisogno che qualcuno arrivi in suo sostegno, sa difendersi bene da solo!  E’  inutile  seminare  zizzanie  per  cercare di dividerci  (divide et impera);

–  stiamo navigando a vista:  sara’ , ma noi continueremo a realizzare il nostro programma e poi gli elettori giudicheranno.  La minoranza cerca di denigrare  il ns. operato, sperando, forse, in un “tanto peggio, tanto meglio”. Ci stiamo prodigando, con grande impegno e dedizione, per  amministrare nel migliore dei modi e per il bene di tutti e non, come ci accusano, solo per chi ci ha votato (ma, poi, da quale pulpito viene la predica”? spudorati!).  A noi interessa che siano soddisfatti i cittadini, non avevamo dubbi sul   non esserlo degli avversari che hanno avuto da ridire anche su come abbiamo gestito la nevicata del 7 gennaio – ma… .siamo seri! -.  Abbiamo reso percorribili subito le vie principali del paese e quelle di collegamento all’ofantina. Le  strade rurali sono state tutte liberate entro la mattinata successiva.  E’ andata altrettanto bene per la nevicata del  24 gennaio. Vorremmo ricordare ai nostri diffamatori che nessuno e’ rimasto bloccato.  Abbiamo chiuso le scuole solo per precauzione. Se avessero ricordato per quanti giorni siamo rimasti bloccati per la neve, nel 2012, forse sarebbero stati zitti.  Da casa, in via Marconi, son potuto uscire solo dopo tre giorni. chissa’, dopo quanto tempo  hanno potuto  farlo  gli abitanti della campagna.

–  non avevamo un programma elettorale. Cosi’ dicendo, indirettamente, si da’  dello “stupido” a chi ci ha scelto e votato:  i cittadini hanno votato con cognizione di causa e ci hanno dato la loro fiducia proprio perche’ hanno riconosciuto valido il nostro programma e, forse, perche’ stanchi di sentire promesse su promesse , mai mantenute.

Ribadisco che sono un amministratore e non un politico. E chi l’ha detto che non  essere un politico  comprometta il buon amministrare? Una cosa non esclude l’altra!  La visione lungimirante e’ legata al sentirsi un politico? E da quando esattamente? In passato ho dimostrato di pensare al futuro di conza, pur non considerandomi un politico. Ho sempre agito nel rispetto di tutti, non ho mai alzato muri, sono  sempre stato disponibile  e, soprattutto, con i giovani.  Non mi sono mai permesso di minacciare qualcuno, neanche velatamente.  Ritengo che la collaborazione sia fondamentale in una societa’ civile.  Le iniziative sono sempre ben accette  ma  vanno anche condivise con chi ha la responsabilita’ di una popolazione,  altrimenti si va verso l’anarchia. La condivisione  e’ un  bell’esempio di sentirsi appartenenti ad una comunita’. si cerchi di farlo capire a chi si crede il padrone del mondo.  i giovani dovrebbero  crescere nel rispetto, in primis, del singolo, poi  delle   regole che appartengono al buon senso, all’educazione e alla morale e, in ultimo, ma non per importanza, delle istituzioni.  Solo cosi’,  si potrebbe arrivare alla pace sociale che viene, strumentalmente,  solo predicata dal gruppo di opposizione.

Chiudo, d’accordo con quanto ha affermato la minoranza, dicendo che sarei ben lieto se i cittadini tutti partecipassero alla vita amministrativa, prendendo visione di delibere, atti, progetti ed esprimendo approvazione o critica costruttiva con proposte  alternative. La telenovela, per me,  finisce qui.