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Covid e ospedali, Cgil: “Stavolta l’Asl Avellino si organizzi”

“Il Moscati viaggia al limite della capienza della U.O. Malattie Infettive. Il personale è già estremamente provato, mai interrotto il trattamento dei pazienti covid dall’inizio della pandemia. In caso di aumento dei contagi si potrebbe ritornare a gestire tali pazienti nella palazzina Alpi, evidenziando una serie di criticità per la sanità territoriale. E’ doveroso fare tutto il possibile affinché non si aggiunga un altro danno al voltafaccia della Regione Campania sulle premialità covid che ha visto il 30% delle somme statali trattenute dal Governatorato. Contemporaneamente a questa situazione, la Asl di Avellino si perde l’occasione, più unica che rara, di un taglio del nastro, che ci avrebbe visti al suo fianco. Quello dell’area covid del P.O. di Ariano. Invece utilizza la scusa dell’ospedale covid per ridimensionare o addirittura non riaprire i servizi che normalmente il Dea di I livello dovrebbe erogare”. Sono la Segretaria Generale dellaFp Cgil, Licia Morsa, e il Segretario Provinciale,Pietro de Ciuceis, a intervenire attraverso una nota congiunta. “All’Asl è in atto una manifestazione di interesse per recuperare nuovi medici per gestire l’area covid, visto che il vecchio team di medici (grazie alla solita lungimiranza gestionale…) si è quasi dissolto. Stiamo assistendo allo stesso scenario già andato in onda nella precedente fase, quando l’Asl non fece i compiti in tempo e altri dovettero riorganizzarsi. Siamo qui a sottoporre la solita serie di domande da mesi inevase. Perché il team di medici che tanto si è reso onore durante la pandemia al Frangipane è stato ridimensionato? Perché, per la seconda volta di fronte alla probabile ondata, la Asl di Avellino è nuovamente carente? Quante convenzioni ancora il Moscati dovrà sottoscrivere con l’Asl per garantire ai suoi due plessi ospedalieri, ormai ridotti ai minimi termini, di restare aperti? Se l’Asl non è intenzionata a trattare pazienti covid nelle sue strutture sanitarie finanziate e organizzate per dare il loro contributo a questa nuova ondata, non si nasconda e parli chiaro”. “Mentre si ripresenta un’altra puntata delDiamo un Direttore Sanitario al Frangipane, siamo davvero all’incredibile! Nuovo bando per direttore sanitario, ormai la questione risale a luglio scorso quando è stato riconosciuto al Direttore Sanitario vincitore un  lungo periodo di aspettativa. In un’epoca tanto delicata, l’Asl si concede lunghi tempi di riflessione prima di procedere alla copertura di ruoli essenziali per una struttura sanitaria come può essere un Presidio Ospedaliero. Per non parlare degli innumerevoli incarichi, verbali e non, di “Facenti Funzioni”. Della serie “oltre al danno la beffa”, si utilizza al massimo il poco personale in organico e poi, se necessario, si dà il benservito. Nel frattempo, comunque, l’impressione è che le risposte del territorio, se ci saranno, probabilmente si concretizzeranno a dicembre, cosa inaccettabile perché, nel frattempo, si rischierebbe di far fronte alla nuova ondata con il solo Moscati, ma i lavoratori non hanno fatto voto di pazienza, a differenza del nostro Presidente di Regione detto Governatore”.

Redazione IrpiniaPost

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