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Crisi industria, ora l’Alta Irpinia spera nella Zes

C’è poco da festeggiare per i piccoli Comuni dell’Alta Irpinia, anche nella giornata della Festa dei piccoli Comuni di Legambiente. Col Progetto pilota fermo al palo e il distretto turistico di fatto mai partito, in attesa di provvedimenti nazionali e regionali, nell’ultimo periodo è stato un altro strumento legislativo/burocratico, la Zona economica speciale, al centro degli annunci di chi tenta faticosamente di trovare vie alternative, e spesso ottusamente non comunicanti tra loro per il rilancio del territorio altirpino. In provincia di Avellino eravamo partiti un annetto fa dal riconoscimento di Zes per la Valle Ufita,Pianodardine e il Calaggio. Immediate sono arrivate le proteste e le richieste di Solofra e di Venticano, ma pure dell’Alta Irpinia che invoca ora la possibilità di rientrare nel provvedimento della Regione Campania con le aree industriali di Calitri e Nusco-Lioni-Sant’Angelo dei Lombardi. In ballo l’abolizione quasi totale dell’Irap, dazi agevolati, semplificazioni amministrative. Bocconi prelibati per gli imprenditori, almeno in via teorica, che vogliono continuare a restare o venire a produrre in terra irpina. Casualità o meno, proprio nel triangolo industrialeCalitri-Nusco-Sant’Angelol’ultimo mese è stato segnato dall’esplosione di focolai di disoccupazione. Prima alla Iavarone Legnami con l’annuncio del licenziamento di nove operai su 19 dipendenti totali, preludio di una chiusura probabilmente. Poi alla Sam Salumificio di Nusco, dove una trentina di lavoratori rischiano il posto, peraltro dopo anni di cassa integrazione e l’intenzione dichiarata di voler chiudere i battenti. Infine, alla Scamed di contrada Porrara che secondo la Cgil potrebbe risentire negativamente della decisione della multinazionale Whirpool di cedere l’azienda e cessare le attività nel napoletano. “Aspettiamo il riconoscimento delle Zes non solo a Calitri, ma anche Sant’Angelo-Nusco-Lioni. Le notizie sui licenziamenti fanno male, l’area soffre e sarebbe il caso di firmare quanto prima per l’allargamento della Zes”,ha dichiarato anche sabato mattina alla Festa dei piccoli Comuniil sindaco di Calitri Michele Di Maio. Il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola possibilista. Come a dire che con la Zes gli imprenditori, spesso non altirpini ma che insistono sul territorio altirpino, potrebbero non fuggire; come a dire che aspettano tutti l’ennesima manciata di caramelle da distribuire loro per farli restare o farli arrivare. comments

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