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Cristian danza per Bocelli, dall’Irpinia al mondo per inseguire Tersicore

L’adolescenza passata tra Solofra, dove ha vissuto, Avellino, dove ha frequentato le scuole superiori, e Montoro, dove ha mosso i primi passi di danza e si è diplomato in questa disciplina, presso l’Academy Dance di Piera Guariniello diretta da Fabrizio Esposito, solista del Teatro San Carlo di Napoli. Poi, la maggiore età e la decisione, irreversibile, di partire. Con sacrificio, qualche lacrima e tanta caparbietà,Cristian Cauteruccioha girato il mondo per realizzare il suo sogno di diventare un danzatore professionista, sostenendo audizioni e, contamporaneamente, lavorando per potersi mantenere, come modello e – soprattutto – come insegnante di danza, trasmettendo ad altri il bagaglio di conoscenze acquisite negli anni. Non sono mancati i rifiuti ma nemmeno  i successi e, ad oggi, Cristian può dire di aver raggiunto il suo obiettivo, anche se è perfettamente consapevole che la vita da artista sia costellata di difficoltà e sia meglio restare, tra ungrand jetée l’altro, con i piedi saldamente attaccati per terra, ad una realtà che pretende sempre il massimo dell’impegno. La prima bella opportunità arriva in America dove, dopo aver seguito corsi di studio intensivo in scuole importanti, come ilBroadway Dance Centre, Cauteruccio ottiene un ruolo nel corpo di ballo dello spettacolo “Fiddler on the roof” nelBJC Theatre di New York. Si trasferisce, quindi, aParigi, dove passa il provino come performer per il parco divertimentiEurodisney: «Lavorare in un posto così è stata una delle esperienze più divertenti della mia vita – ci racconta – C’è un’organizzazione straordinaria che ti riconosce lo status di vero artista.  La grande differenza tra esibirmi lì e altri luoghi, è che si è circondati da persone che ti filmano e seguono per tutto il tragitto designato, e non solo nel momento della performer effettiva. Il contatto con il pubblico è davvero immersivo e bisogna essere perfetti in ogni aspetto: dal trucco al costume, dall’atteggiamento alla recitazione, perchè in quel momento si sta incarnando non solo un personaggio, ma la reputazione stessa del parco». ph. Luca Rossetti Dopo un anno, Cristian si sposta aLondra,dove inizia una fruttuosa collaborazione – che continua ancora oggi – come docente di Lyrical Contemporary Jazz alPineapple Dance Studio, una delle più importanti realtà britanniche in materia di formazione tersicorea, e dove viene ingaggiato dalla MSC Crociere come danzatore professionista per gli show a bordo: «Un’altra esperienza unica nel suo genere, che mi ha permesso di condividere il palco con celebrità del calibro diSofia Loren e Michelle Hunziker». Ma la grande occasione è dietro l’angolo, e si concretizza quando Cristian viene scelto, lo scorso ottobre, come Primo Ballerino per il tour inglese diAndrea Bocelli: «Da italiano mi sono sentito onorato di condividere la scena con un’eccellenza fra le più amate del mondo, ed è sbalorditivo vedere quante persone siano interessate a quella che può tranquillamente essere definita “arte pura”. Gli spettatori di un concerto di Bocelli non vengono ad assistere ad effetti scenici particolari, come fuochi d’artificio, luci stroboscopiche o costumi elaborati. Sono lì per un uomo che, nonostante la timidezza, prende il centro del palcoscenico ed emoziona soltanto con la sua voce». Completano lo show un’orchestra egregiamente condotta da Marcello Rota e le coreografie diBrittany ‘O Connor, che ha personalmente scelto come suo partner Cristian Cauteruccio,unico italiano provinato tra tutti candidati inglesi: «L’audizione e stata molto più intensa di altre che ho sostenuto. Eravamo circa 20 danzatori, preselezionati attraverso foto e video, e la “concorrenza” era davvero di alto livello. A differenza di altri provini, dove sono presenti professionalità come i casting director o gli show manager, in quell’occasione tutto è stato unicamente organizzato e diretto dalla prima ballerina e coreografa, che ci ha chiesto di eseguire delle sequenze di passo a due direttamente con lei. È una grande professionista molto attenta ai dettagli, che ha voluto decidere in prima persona non solo guardando, ma affidandosi alle sensazioni che il candidato le trasmetteva danzando. Alla fine l’ho spuntata io, battendo ogni statistica. Forse il merito è un po’ anche di mia mare, che ascoltava innamorata le canzoni di Bocelli e me le ha fatte amare e padroneggiare». Così è iniziata l’avventura di Cristian in alcune tra le più importanti location di spettacolo del Regno Unito, come la SSE Hydro Arena Glasgow o la Manchester Arena: «Per me, unico irpino del cast, danzare dove si sono esibiti artisti del calibro di Lady Gaga, Ed Sheeran o i Pink Floyd, è un’emozione indescrivibile». Ma Cauteruccio è giovane e ambizioso e, oltre a proseguire la sua carriera di danzatore, è pronto a lanciare e dirigere la sua compagnia di tersicorei: «Uno degli aspetti più affascinanti della danza è la continua ricerca e crescita personale. Ho fondato laDexterous Dance Companyper accogliere giovani talenti che vogliano valorizzare le loro potenzialità individuali. Il primo obiettivo sarà quello di partecipare a competizioni nazionali e internazionali, seguite poi da eventi sia locali che non, creando un repertorio da portare in tournèe.  Una prima grande occasione per fare talent scouting e per far conoscere il mio lavoro da chief coreographer e direttore artistico della DDC si terrà il prossimo 14 marzo, all’evento di richiamo internazionaleMove It, che si tiene a Londra. Nonostante sembri lontano nel tempo la mia classe è già sold out. In quell’occasione sarò accompagnato dalla mia assistenteSalia Chiusano, danzatrice con la quale collaboro da anni e che rappresenta al meglio l’essenza delle mie coreografie». Il futuro di Cristian Cauteruccio è, quindi, ormai definitivamente Oltremanica, lontano dagli affetti:«Sappiamo tutti quanto sia difficile per dei genitori non godere della presenza quotidiana di un figlio, ma per i miei è stato più forte il desiderio di vedermi realizzato. Per mia fortuna, sono sempre stato sostenuto dalla mia famiglia». In particolare, da una persona che non c’è più e che Cristian non può fare a meno di ricordare e ringraziare: «Mia zia Rosaria è stata la mia prima fan. Lei mi ha accompagnato per la prima volta ad una lezione di danza e si è fatta carico delle spese che ne comporta lo studio, lei mi ha sostenuto e spronato più di tutti nei momenti di forte sconforto artistico. Ha creduto in me più di quanto non facessi io stesso. Non è stato facile proseguire il mio percorso senza averla accanto, la malattia me l’ha strappata via troppo presto. Ma mi ha fatto promettere  che, qualsiasi cosa fosse accaduta, io avrei continuato per la mia strada senza mai tornare indietro. Così prima di entrare in scena, ad ogni mia performance, do tre colpi al palco e mando un bacio in cielo, e so che lei sarà – come sempre – accanto a me». comments

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