Tutto secondo previsioni, o quasi.La vittoria di Ciriaco De Mitaera pressoché scontata a Nusco, in giro ci si chiedeva solo con quale percentuale avrebbe vinto. Cinque anni fa era andata un po’ meglio,ma l’affermazione è netta. Partiva da favorito ancheMarcello Arminio, uscente a Bisaccia. E nonostante nomi noti portati in paese ed endorsement vari, prendi Rocco Papaleo o Fabrizio Barca, la proposta di Franco Arminio non passa. Nelle due realtà simbolicamente più importanti dell’Alta Irpinia si sceglie di non cambiare. Scelta criticabile dall’esterno, certo. Ma nei paesi ci devi vivere per poter giudicare. Devi conoscere dinamiche, volti, storie. Quella di De Mita non racconta un successo nei 5 anni di mandato. Ma la storia precedente è stata più importante. A Bisaccia, lo abbiamo anche scritto, l’amministrazione non aveva fatto male. L’ex ospedale ha beneficiato di fondi e servizi, sono state avviate sperimentazioni sull’agricoltura, il castello ha vissuto una buona stagione culturale. Non ha convinto la rivoluzione promessa dal paesologo o forse i suoi candidati erano più deboli degli altri. Bisaccia si tiene il suo Arminio meno famoso, malo scrittore ha giocato comunque una partita degna di nota. Non ci sarà più il suo nome su una scheda elettorale, la speranza è che possa comunque lavorare per Bisaccia come auspicato dalla fascia tricolore nell’ultimo comizio. Attenzione però, aMorra De Sanctis si cambia.Si cambia rispetto a svariate amministrazioni di stampo vecchia Dc. Non è notizia da poco. Gerardo Capozza non si è mosso in prima persona ma si è mosso. E ai morresi la cosa non deve essere piaciuta: la candidata Di Santo viene sconfitta. Probabilmente avrà pesato nella scelta anche lo scarso apporto socioeconomico dell’area industriale. E forse avranno inciso le ferite che porta il paese, dalla viabilità alle incompiute. Si cambia pure nell’anomala competizione elettorale diMontella.Il centrosinistra si unisce e torna al governo della cittadina. Tanta sinistra per la verità. E anche questa appare come una notizia nell’Alta Irpinia in cui la Lega guadagna sempre più terreno. Un’annotazione sulle europee. La Lega ci aveva visto lungo nello scegliere Calitri come luogo per la sua partenza in Alta Irpinia. Parliamo di elezioni europee e per le amministrative è sempre un’altra storia, ma nella terza realtà della zona il partito di Salvini stravince. In generale non muta molto, ma qualcosa si muove. Paesi spaesati.In bilico tra paura, voglia di cambiamento, desiderio di conservazione. comments
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