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‘Da Paestum alla Puglia in bici lungo le vie del Sele’

Una ciclovia che, attraverso le sorgenti del Sele a Caposele e i Comuni limitrofi, possa collegare la foce di Paestum alla Puglia. Questo il progetto dell’Ente Sele-Tanagroche verrà presentato domani, 28 febbraio, alle 18, nella Sala Congressi del plesso “Terme Capasso” di Contursi. Un progetto che guarda al futuro in maniera sostenibile, con una prospettiva di mobilità e di sviluppo nuova e rispettosa del territorio. Al dibattito parteciperanno Giuseppe Landi dell’Associazione “Eboli Sele Bike”, Mario Salzarulo e gli architetti Salvatore Conforti e Antonio Faija del Gal Cilsi e, in conclusione, Luca Cascone, Presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania. Modererà la discussione l’avvocato Luigi De Lisio, mentre i saluti e l’introduzione saranno affidati adAntonio Briscione, Presidente dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita Marzano. Professor Briscione, a che punto del progetto ci troviamo in questo momento?Possiamo considerare conclusa l’elaborazione e ci accingiamo a chiudere anche i passaggi regionali indispensabili nell’ambito del progetto ministeriale della “Ciclovia dell’acqua”. Al momento il nostro progetto è stato recepito pienamente dalla Regione Campania nel piano della mobilità sostenibile ed è nostra intenzione mettere la rete che abbiamo costruito al servizio dei temi culturali e ambientali. Il progetto è stato recepito positivamente dai cittadini e gli enti del territorio?Assolutamente sì. Nell’incontro previsto per domani la Regione recepirà, attraverso la presenza dell’ing. Cascone, le nostre intenzioni e, in particolare, il percorso di sviluppo “dal basso” che stiamo conducendo. Un percorso che tiene insieme realtà associative, amministratori locali, realtà produttive e, ovviamente, tutti i cittadini. I segnali sono positivi, c’è tanto entusiasmo e, soprattutto, voglia di promuovere le eccellenze del territorio. Negli ultimi anni, sembra ci sia particolare attenzione sul tema del turismo sostenibile.E’ così. C’è una forte crescita di interesse verso il turismo ambientale e questa può essere una strada aggiuntiva rispetto alle prospettive di sviluppo e promozione turistica dell’intero territorio. Non si può agire su un solo canale, bisogna agire su più fronti per raggiungere il miglior risultato. A quali finanziamenti farete riferimento?Innanzitutto, il percorso si articolerà su viabilità già disponibile, quindi non si andranno a delineare connotati nuovi. A breve partirà il “Contratto di Fiume”, che vedrà la nostra area protagonista, per connettere progettazioni pubbliche e private che impattano sul fiume, i bacini e così via. Sarà semplice prevedere la possibilità di finanziamento, a quel punto. Ci saranno delle connessioni con la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese che collegherà Caposele a Santa Maria di Leuca (Le), già approvata dal Ministero e dalla Regione?La Ciclovia del Sele è stata concepita proprio per questo: unire Paestum e Caposele per raggiungere, di conseguenza, la Puglia. il motivo è proprio riuscire a connettere il nostro progetto a quello già in atto. Nelle prossime settimane allargheremo la discussione sulla Piana del Sele, sul Tanagro e infine sul Vallo di Diano per poi procedere alla pianificazione e alla costruzione del progetto. comments

Redazione IrpiniaPost

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