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Dal tavolino di un bar agli obiettivi raggiunti, i 5 anni di Info Irpinia

5 ragazzi seduti al tavolino di un bar a Montemarano, con il loro entusiasmo e la voglia di esaltare le bellezze irpine e cercare soluzioni ai problemi del territorio. Così è nata l’associazione culturaleInfo Irpiniache oggi festeggia i 5 anni. Da una pagina Facebook, fondata nel 2011 da Francesco Celli per connettere le varie realtà del territorio. Fino all’associazione con 20 soci fondatori e che oggi conta circa 350 iscritti. Dall’impegno parallelo alla condivisione, diverse le battaglie sul territorio, come quelle dell’Avellino-Rocchetta, dell’eolico selvaggio, delle trivellazioni petrolifere, portate avanti insieme ad altre associazioni, come InLocoMotivi, e alle istituzioni. Al Casino del Principe di Avellino, nuova sede nel centro storico del capoluogo, l’incontro per festeggiare obiettivi raggiunti e manifestare la volontà di portare avanti la promozione e la difesa del territorio, al fianco delle istituzioni rappresentate per l’occasione dallapresidente del Consiglio regionale Rosetta d’Amelio e il vicepresidente della Giunta Fulvio Bonavitacola. Valorizzazione e difesa del territorio attraverso l’attaccamento e il cuore che batte forte per la propria terra. Così Francesco Celli ha celebrato questi anni di impegno insieme a tante altre persone che hanno a cuore l’Irpinia “per noi non c’è nulla di più importante del nostro territorio. Le battaglie sull’ambiente, sul turismo, sulla ferrovia, hanno creato relazioni vere e forti, perché tutti abbiamo un unico obiettivo finale. Noi vediamo nel turismo alternativo una soluzione ai problemi della disoccupazione e dello spopolamento. Quando arrivano persone in questa terra, sono accolte da comunità felici di mostrare luoghi e raccontare le proprie storie. Ma mancano una serie di servizi. Bisogna offrire strumenti ad un territorio che ha tanto da raccontare e a chi lo vuole scoprire, cogliendo l’opportunità della crescita costante di un turismo di nicchia rispetto a quello cosiddetto di massa. Alle istituzioni chiediamo iniziative importanti che creino il flusso e di continuare ad essere nostri interlocutori. Dobbiamo riuscire a lanciarci verso un target estero e creare pacchetti ad hoc per far restare qui i turisti qualche giorno, per questo abbiamo bisogno di un tavolo comune e di un confronto con agenzie turistiche e con l’assessorato regionale al turismo”. Dalle prime uscite sul territorio dell’iniziativaEstate in Irpiniacon 10 o 15 persone, oggi l’associazione ha visto moltiplicarsi la presenza di chi vuole scoprire le bellezze e la storia dei siti irpini. Iniziative che hanno coinvolto anche gli irpini all’estero o chi ha voluto conoscere di persona l’associazione che poco tempo fa è stata anche a Matera per osservare come importare modelli turistici che stanno riscontrando successo. “Quando ci sono passione, amore e determinazione per la propria terra, anche in un territorio complesso come il nostro si possono ottenere buoni risultati– ha detto Rosetta d’Amelio -.Tante leggi sono state fatte in regione e tante iniziative coinvolgeranno la tratta storica riaperta anche grazie al lavoro di Info Irpinia, tra queste quella dell’8 marzo e il treno didattico. Aumenteranno le risorse destinate alle aree interne. Si aprono prospettive interessanti con risorse massicce in Regione e le associazioni che lavorano in questa direzione saranno protagoniste”. Anche il vicepresidente Bonavitacola ha voluto ringraziare l’associazione “che merita sinceri complimenti– ha dichiarato -.È un elemento essenziale del progetto di sviluppo locale di questo territorio, che non può avere come attori solo le istituzioni o l’imprenditore tradizionale. Dovete andare avanti, se siamo qui è merito vostro. Senza Francesco non avremmo avuto il recupero dell’Avellino-Rocchetta. Continuiamo questo lavoro comune e pensiamo come affiancare all’Acamir e ai Comuni anche Info Irpinia. Non faccio promesse, ma studieremo il modo per darvi un ruolo nel recupero delle stazioni. Per farvi essere un operatore economico”. E sulle aree interne ha aggiunto: “Negli ultimi decenni abbiamo avuto la concezione che era moderno tutto ciò che era costiero e arretrato tutto ciò che riguardava le zone interne. Ciò ha creato solo inquinamento e caos dove pensavamo di essere più moderni, e spopolamento nelle zone interne. Bisogna ribaltare questa idea di sviluppo, non solo con convegni ma con scelte e grandi opere. E la prima grande opera che inverte questa tendenza è la Napoli-Bari che attraversa le aree interne e che con la stazione Hirpinia consentirà di collegare questo territorio al resto d’Italia in minor tempo. Poi si dovrà pensare alla manutenzione dei trasporti su gomma. Tutto ciò serve a renderci più attrattivi e competitivi”. comments

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