Superare la logica dei Psr regionali e allargare l’ambito di azione della futuraagenzia forestale dell’Alta Irpinia. Sono queste le richieste arrivate nell’ultimo webinar dell’agenzia forestale altirpina dal sindaco di Cairano e consigliere provinciale,Luigi D’Angelis. Ormai i dibattiti online del cosiddetto progetto “Afai” restano le uniche occasioni pubbliche di confronto in assenza del tavolo di Nusco “in presenza”. Così in questa sede si avanzano proposte e strategia, così come i dubbi. “Non possiamo più fossilizzarci unicamente sulle risorse e misure regionali. Adesso è il momento di guardare a Next generation e candidare un progetto organico sfruttando il recovery plan”, ha detto D’Angelis. “E’ in quella sede che sono previsti soggetti di area vasta in grado di presentare progetti e attrarre risorse“, aggiunge. L’agenzia forestale, stando a quanto sta emergendo, potrebbe occuparsi di montagna e di turismo, di sviluppo sociale ed economico. Operazione molto ambiziosa, ma che se inserita nella dinamica della Strategia aree interne potrebbe risultare vincente. La bozza del recovery plan assegna risorse proprio nell’ambito della Snai. E supererebbe le domande che ci siamo fattiqui su chi dovrà occuparsi della pianificazione e la presentazione dei progetti. “Sul ruolo degli enti locali– sottolinea il consigliere provinciale –una governance diversa per noi amministratori è una grande sfida. Questa occasione dell’agenzia forestale e del progetto pilota deve portarci a costruire una agenzia di sviluppo dell’Alta Irpinia nel suo complesso, non solo riferita alla montagna. Vorrei che arrivassimo a cogliere le occasioni del Recovery plan, in particolare sulla transizione ecologica”, ha concluso D’Angelis. L’Alta Irpinia e il recovery plan, chi farà cosa? comments
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