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Distretti turistici, disco verde per le terre delle Docg e il Partenio

Dopo l’Alta Irpinia, altri quattro distretti turistici in Campania con protagonisti Comuni della provincia di Avellino si avviano verso il definitivo riconoscimento da parte del Governo. Nei giorni scorsi infatti Palazzo Santa Lucia ha dato il via libera alla delimitazione dei nuovi distretti turistici. Ora il decreto regionale sarà trasmesso al ministero dell’Economia e delle Finanze e al ministero dei Beni e delle Attività Culturali per la definitiva istituzione con decreto ministeriale. All’Alta Irpinia, che ha completato il suo iter nell’estate 2016, vanno così ad aggiungersi altre realtà provinciali. Il distretto turistico “L’Irpinia del principe e dei tre Re” comprende undici Comuni: Bonito, Sant’Angelo all’Esca, Paternopoli, Montemiletto, Taurasi, Frigento, San Mango sul Calore, Salza Irpina, Chiusano San Domenico, Sorbo Serpico, Gesualdo.“Ammetto: è un risultato che ho inseguito dal 2003 quando proposi ai Comuni della Terminio Cervialto la costituzione del distretto turistico– è il commento a caldo sui social di Nicola Di Iorio –Siamo riusciti ad evitare chela terra dei grandi vini, unici brand irpini di rilievo internazionale, e quella del grande madrigalista Carlo Gesualdo, rimanesse esclusa dalla pianificazione e costituzione dei distretti turistici. Ad maiora alla terra che amo”. Altro distretto turistico è il “Vallo di Lauro– Antico Clanis” con sette paesi: Domicella, Lauro, Marzano di Nola, Moschiano, Pago del Vallo di Lauro, Quindici e Taurano. Ci sono poi distretti in coabitazione con altre province. E’ il caso del “Viaticus”, che coinvolge 19 Comuni tra Irpinia e Sannio:Ariano, Casalbore, Greci e Montecalvo, quelli in terra irpina. Su quindici paesi del distretto “Partenio“, infine, quasi tutti ricadono in provincia di Avellino. Si tratta di: Avella, Capriglia Irpina, Grottolella, Mercogliano, Monteforte Irpino, Mugnano del Cardinale, Ospedaletto d’Alpinolo, Pietrastornina,  San Martino Valle Caudina, Sant’Angelo a Scala e Summonte. Qui il potenziale, con la presenza di Montevergine, in termini turistici e ambientali è sicuramente rilevante. COSA SONO I DISTRETTI TURISTICI– Sono zone a burocrazia attenuata. Uno strumento ancora in via di totale messa a punto a livello nazionale che dovrebbe produrre effetti sul piano fiscale e burocratico per le imprese dei distretti e consentire maggiore fluidità nelle procedure amministrative, iter accelerati per l’accesso a risorse locali, regionali ed europee così come a quelle bancarie. In Italia ce ne sono già una cinquantina. Inizialmente previsti per i territori costieri, con la Legge 106/2011 vengono applicati anche alle aree interne.

Redazione IrpiniaPost

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