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Distretto Turistico del Partenio, Giuditta: “Sul traforo la Provincia sbaglia”

“Mettere in campo una strategia vera e rompere con un passato fatto solo di parole”. Questo l’invito del presidente del Distretto Turistico del Partenio, Pasquale Giuditta, che al Palazzo abbaziale diLoreto a Mercoglianoha organizzato l’incontro dibattito “Una nuova prospettiva per il territorio”, a poco più di un anno dalla nascita del Distretto. Un nuovo modello organizzativo con all’interno istituzioni, amministratori, associazioni e imprenditori che hanno l’obiettivo comune di valorizzareil territorio e puntare allo sviluppo del turismo. “Il nostro Distretto nasce in un’area omogenea– ha specificato Giuditta -,un territorio che ha tutte le caratteristiche per essere punto di riferimento, dagli aspetti culturali alla centralità nei collegamenti. Ma per poter realizzare una vera promozione, dobbiamo crederci davvero. Non vogliamo porci come l’ennesimo organismo verticale, ma raccogliere tutte le competenze. E soprattutto essere rivoluzionari. Non aspettare la Regione che ci chiami, ma programmare e proporre, altrimenti continueremo ad avere una serie di azioni scoordinate che non portano risultati perché, ad oggi, nel turismo possiamo affermare di non aver raggiunto nessun risultato”. Secondo il primo cittadino diSummonte, per tutelare il territorio sotto l’aspetto turistico, è importante programmare con continuità“bisogna ragionare per avere una prospettiva lunga e non cambiarla quando cambia l’amministrazione. Vanno create le condizioni per proporre progetti credibili e poter fare richiesta diretta ai fondi europei”. Anche per il sindaco di Mercogliano, Massimiliano Carullo, per salvaguardare le risorse del monte Partenio e dare nuove spinte al turismo c’è bisogno di sinergia. Ha sottolineato “nel nuovo Puc del nostro comune, un punto centrale è dedicato proprio al Santuario di Montevergine che è il cuore di questo territorio”. E in un incontro dedicato ad una visione programmatica dello sviluppo turistico ed economico del Partenio, con particolare attenzione alla salvaguardia del patrimonio ambientale, non potevano mancare riflessioni sul traforo “l’approccio della Provincia non mi convince– ha proseguito Giuditta -,perché già indebolita nelle funzioni, sbaglia a concentrarsi su un tunnel che non credo sia necessario. La Valle Caudina, inoltre, è già oggetto di un altro problema, quello di una strada a scorrimento veloce per raggiungere due nuclei industriali che oggi non ci sono e non c’è nemmeno la strada. Non vanno realizzati progetti che sono solo frutto della fantasia”. Un tavolo istituzionale per presentare alla Regione le riflessioni a un anno dalla certificazione del Distretto Turistico del Partenio. Ha partecipato al confronto anche il presidenteGal Partenio, Luca Beatrice che nei giorni scorsi ha già portato avanti un ragionamento con il Consiglio regionale “sui problemi della nostra area e sulle proposte. Per capovolgere l’approccio, dobbiamo porci problemi e dare risposte, in modo da creare una piattaforma da presentare ai vari enti. Dall’incontro con i rappresentanti regionali la parola ricorrente è stata sistema, perché l’economia e lo sviluppo armonico crescono solo se c’è connessione tra i vari settori. L’iniziativa del Distretto Turistico è interessante se interseca questioni che vanno messe in campo nei confronti pubblici e privati.” Anche il consigliere regionale Maurizio Petracca non ha dubbi sull’importanza dei Distretti Turistici come risorse per il territorio, ma la programmazione spetta alle diverse realtà locali “sono attori che mettendosi insieme possono creare sviluppo, anche attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla Regione. Ma le proposte devono arrivare dal basso e coinvolgere ogni singolo pezzo dell’Irpinia. E devono avere continuità per essere efficaci, senza interrompere il lavoro delle precedenti amministrazioni solo per andare contro”. Anche il presidente della Commissione Agricoltura si è espresso sul progetto della Provincia. Sul tunnel ha dichiarato “tutto va studiato, costi e benefici. Non essendoci ad oggi nessuno studio, non ci si può esprimere. Ogni progettualità fa parte di un insieme. La Provincia è spogliata da molte competenze, ma ha comunque la funzione di coordinamento con amministrazioni e enti locali”. comments

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