Tempo di elezioni e tempo di confronto sui temi, o almeno si spera. Così in Alta Irpinial’associazione “Io voglio restare in Irpinia” da Sant’Andrea di Conzaalza la voce e chiede nuova attenzione dagli aspiranti sindaci e consiglieri comunali in 21 paesi per la lotta all’eolico selvaggio. Il riferimento è in particolare alla competizione elettorale in quel di Conza e a un passaggio del programma elettorale dellalista “Progetto Comune per Conza” capeggiata da Pasquale Imbriani. “Stiamo assistendo con particolare interesse al dibattito legato alle competizioni elettorali che si terranno nel prossimo mese in diversi comuni della nostra provincia. Sappiamo bene che sono un’occasione per molti di mettere le mani sulle amministrazioni locali per amministrare, appunto, piccoli pezzi di potere. Ciò che più ci colpisce è il tono paternalistico con cui si prova a rispondere alle esigenze dei “giovani” che vivono il territorio. In particolare,dopo un’attenta lettura dei programmi elettorali, ci ha sorpreso l’attenzione posta alle tematiche ambientali dalla lista Progetto Comune per Conza in corsa per il Comune di Conza della Campania“,inizia così la nota dell’associazione. “Troviamo una forte contraddizione tra l’enunciazione di contrarietà all’eolico selvaggio nei pressi del Lago di Conza e il precedente parere favorevole alla costruzione del Parco nella Conferenza di Servizio del 28.12.2011. Conferenza a cui il Comune di Conza della Campania partecipò insieme all’Arpac, alla Comunità Montana Alta Irpinia e all’Asl di Avellino, senza alcuna contrarietà e senza tenere conto delle conseguenze che i nuovi impianti avranno sulla vita delle persone che vivono in prossimità delle aree interessate. Invece, rispetto alla promozione della “Green Economy” tra le proposte indicate dalla Lista, ci teniamo a precisare che: 1) il territorio dell’Alta Irpinia è stato dichiarato “saturo” dalla Regione Campania con la moratoria del 2016 che ha bloccato la costruzione di ulteriori impianti e il successivo decreto di Giunta Regionale n.533 del 2016; 2) la produzione di energia eolica nella provincia di Avellino raggiunge ormai quasi il 7%, superando di gran lunga il fabbisogno di 60mila famiglia per una popolazione di poco più di 400mila abitanti; 3) l’alibi che le amministrazioni adducono per le proprie scelte a favore della costruzione di nuovi impianti viene meno con la sentenza n.23 del 2.02.2016 del Tribunale Superiore delle Acque che boccia le Royalties a favore dei Comuni perché “prive di causa, adottate in violazione di legge, distorsive della concorrenza, lesive della libertà d’impresa e in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria”. Con lo Sblocca Italia, inoltre, gli impianti eolici rientrano nella categoria degli “imbullonati” e, quindi, non più soggetti al pagamento di IMU e TASI. 4) non ci può essere convergenza tra la vocazione turistica del territorio (prevalentemente di tipo paesaggistico e naturalistico) e l’incremento di impianti eolici, che distruggono la fauna locale e alcune specie protette, occupano suolo e rappresentano profitto esclusivamente per società private e camorre”,conclude “Io voglio restare in Irpinia”. comments
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