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Eolico sul lago di Conza, ‘Il silenzio delle istituzioni’

Ancora un appello contro l’eolico a Conza della Campania. L’associazioneIo voglio restare in Irpinialancia un post sui social e attacca anche il Wwf. “Continuano i lavori nelle vicinanze del Lago di Conza e dell’Oasi del Wwf nel silenzio assordante delle istituzioni e delle associazioni locali, soprattutto del Wwf stesso e di tutti gli enti che dovrebbero tutelare il nostro territorio. Chiediamo ancora una volta che l’amministrazione di Conza della Campania chiarisca cosa sta avvenendo e quali sono le intenzioni. Solo quattro mesi fa, durante le elezioni si sprecavano fiumi di parole contro l’eolico selvaggio. E’ ormai troppo tempo che sopportiamo le società ‘del vento’, che non appartengono alla nostra terra, nella loro speculazione. E’ il momento di dire Basta!“. Dieci le pale eoliche previste, con parere positivi acquisiti dalla Regione Campania sei anni fa. Compatibilità acustica ed elettromagnetica, profilo paesaggistico, vincolo idrogeologico. L’ok arrivò da tutti gli enti competenti. Poi la lieve modifica al progetto iniziale, da 13 a 10 torri (ma più potenti). Nel frattempo eolico in Irpinia ha significato battaglie e dibattito. Indirettamente ha portato la Magistratura a indagare tra Bisaccia e Lacedonia sugli affari legati alla manutenzione e alla vigilanza degli impianti con diversi arresti in due distinte inchieste. Ancora, provvedimenti della stessa Regione per frenare l’installazione delle torri. Moratoria, territorio dichiarato saturo.Ma senza effetti retroattivi. I cittadini di Conza della Campania e dintorni hanno visto l’apertura e la chiusura dell’area archeologica nella parte alta del paese: una delle più interessanti (almeno potenzialmente) dell’entroterra meridionale. Su altri fronti, l’apertura e la messa in funzione del potabilizzatore che dalla diga filtra acqua per Acquedotto Pugliese. Ha visto inoltre svariate operazioni delle forze dell’ordine su episodi di inquinamento. Davvero poche le iniziative che hanno riguardato la difesa dell’ambiente o la promozione del patrimonio di uno degli angoli più belli d’Irpinia. Ma il discorso non vale solo per Conza. comments

Redazione IrpiniaPost

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