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‘Fisioterapisti, studi privati in un limbo’, i dubbi di Mariaserena a Sant’Angelo

Moltissimi attendono l’apertura di parrucchieri ed estetisti. Altri invece hanno dovuto rinunciare a una terapia e restano in attesa da due mesi, attaccati a un pc o a uno smartphone a ricevere indicazioni dal proprio fisioterapista.Mariaserenaè la titolare dello studioKinesis a Sant’Angelo dei Lombardi.La struttura è chiusa e al momento non è chiaro quando potrà riaprire. “Sembra strano ma in realtà non lo abbiamo ancora capito. Diciamo che l’assistenza urgente non è mai stata vietata, ma è raro che gli studi come i nostri trattino casi urgenti e gravissimi. Aspettiamo le direttive della Regione…”,dice. Tuttavia anche ladefinizione di urgenzanon sembra essere oggettiva. “Il 4 potremmo riaprire in regime di urgenza, sempre in teoria. Ma una lombalgia acuta per alcuni potrebbe essere urgente, per altri no. Ci troviamo veramente in un limbo”. Una sorte comune ad altre attività, se non fosse che qui il distanziamento sociale sembrerebbe spesso impossibile anche in futuro per come stabilito dai vari Dpcm. “Guardi– spiega Mariaserena –noi ce la stiamo mettendo tutta con consigli e sedute online. Siamo riusciti a seguire molte persone, quasi tutte in realtà. Ho cercato etrovano una bella empatia con moltissimi pazienti, inviato immagini e video. Mi sono sentita praticamente ogni giorno, anche con i più anziani che non utilizzano internet. Tramite i figli loro sono riusciti a ricevere qualche consiglio utile. Ma la fisioterapia è un’altra cosa, c’è bisogno di contatto per numerosissimi casi”. E tra l’altro non sempre l’uso della mascherina sarà possibile.“Ci sono situazioni in cui la terapia è al viso. Quindi servono visiera e occhiali. E anche se lo studio è dotato di tutti i dispositivi, non possiamo azzardare altri acquisti senza indicazioni chiare e precise dalle autorità. Il problema è sapere quando, dobbiamo avere il tempo di attrezzarci”, continua la fisioterapista altirpina. Che parla anche della difficoltà di reperire tutti i dispositivi, del fatto che il monouso sarà una regola e quindi occorrerà comprare una quantità enorme di materiale. Lasanificazionedei locali e dei macchinari già avveniva normalmente e quindi non rappresenterà una novità. Ma le domande restano. Quando e come riaprire?  “Fino ad ora la Regione Campania è stata ferrea nelle disposizioni. Aspettiamo le prossime ordinanze e ci faremo trovare pronti. Ci prepariamo, non possiamo fare altro…”. comments

Redazione IrpiniaPost

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