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Galasso: ‘Caldoro scriverà una nuova pagina sulla sanità’

Giuseppe Galasso, ex sindaco di Avellino, corre per le regionali in Forza Italia. Il suo passaggio dal Pd al centrodestra è storia vecchia e anche già nota. Adesso il medico è in campagna elettorale. Una sfida soprattutto personale. Si parte dalla sanità. Galasso, se ne discute tanto ma in maniera abbastanza piatta tra gli schieramenti. Non sempre si individuano soluzioni concrete, soprattutto sui tagli degli ultimi anni. Lei ha qualche ricetta? Ovviamente il discorso delle reti territoriali è importante, ma il riordino passa attraverso la riorganizzazione dell’urgenza-emergenza che in questo momento non è garantita in tutti i territori. I tagli della maggioranza di Stefano Caldoro hanno inciso o no? Ma sicuramente. E’ anche noto però che alcuni tagli dovevano essere necessariamente effettuati, soprattutto sui doppioni. In ogni caso non c’è più la necessità di tagliare. Caldoro ha risanato la sanità. Ora dobbiamo pensare a come dare la possibilità di assistenza in fase emergenziale. Lo sblocco del turnover serve un personale di qualità e per una maggiore immediatezza. La sanità sarà la mia priorità se eletto. E’ un discorso generale, il Moscati è un ospedale di eccellenza ma è sovraffollato. Moltissimi arrivano da Napoli e Salerno, i disservizi sono notevoli. Serve un filtro periferico. Certo, ma parlare genericamente di filtro senza un pronto soccorso è complicato. L’emergenza deve essere garantita soprattutto nelle zone della provincia più lontane da Avellino, su questo non si discute. La rete della medicina di base è un conto, qui va applicato il filtro. L’urgenza è altra cosa e su questo aspetto dobbiamo riequilibrare la situazione. Avellino città. Lei ritiene di poter conservare i suoi vecchi consensi? Cerco il consenso su tutto il territorio provinciale. E perché votare Pino Galasso fuori dalla città? Per il mio impegno e per una buona esperienza maturata negli anni che può essere messa a servizio di tutti i cittadini irpini. Ho amministrato una città, come Vincenzo De Luca. Un ambito totalmente diverso dalla Regione. Solo che io corro per il Consiglio, non per la presidenza. E come consigliere avrei un’ottima base per poter fare bene. C’è stato l’appello di Cosimo Sibilia, che ha detto ai forzisti “chi non vota Fi è un traditore”. Forza Italia perde pezzi? Sinceramente non lo so. Guardi, io vado avanti molto serenamente nella mia campagna elettorale e alcune dinamiche le lascio a chi regge il partito. Sibilia fa benissimo il suo lavoro, io sono un candidato al Consiglio regionale in Forza Italia. E negli ultimi giorni proverò a convincere gli elettori.

Redazione IrpiniaPost

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