E’ stata depositata alSenato della Repubblicauna interrogazione parlamentare diretta al Ministero del lavoro e delle politiche sociali relativamente ad alcune presunte anomalie riscontrate nell’attuazione del programmaGaranzia giovani in Campania. Il progetto “garanzia giovani” nasce al fine specifico di garantire ai giovani che non sono impegnati in un’attività lavorativa un’offerta qualitativamente valida di lavoro, una proposta di proseguimento degli studi, un contratto di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione. In particolare nell’ambito del Piano di Attuazione Regione Campania, si evince che la Misura 4.10 è destinata al Tirocinio extracurricolare, con l’obiettivo per i tirocini regionali di agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra scuola e lavoro mediante una formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro e favorire l’inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro di giovani disoccupati e/o inoccupati. Secondo i senatori delM5Sfirmatari dell’interrogazione,tale finalità non risulterebbe realizzata anzi andrebbe ad essere contraddetta nella misura in cui si decida di attivare dei tirocini all’interno di soggetti pubblici, laddove non vi è alcuna possibilità concreta di inserimento lavorativo se non tramite concorso pubblico. Lo stesso Ministero del lavoro, con unanotail 3 aprile 2015 chiarì alle Regioni coinvolte nel programma Garanzia Giovani, che l’attivazione di “tirocini extracurricolare” deve essere diretta all’inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro di giovani; di conseguenza considerato il principio secondo cui l’accesso nella pubblica amministrazione avviene mediante concorso pubblico si esclude che gli enti pubblici locali, nazionali e transnazionali possano essere individuati come soggetti ammessi ad ospitare i tirocini suddetti. A ciò si aggiunge che il Ministero nella nota citata ha precisato altresì che in presenza di vincoli di parentela si dovrebbe escludere l’attivazione dei percorsi di tirocinio al fine di evitare abusi. Il problema si porrebbe in particolare con riferimento a quelle Regioni che hanno già avviato tirocini nell’ambito di soggetti pubblici prima della nota del 3 aprile. “Crediamo fermamente che ogni strumento volto a valorizzare i giovani ed a promuovere l’inserimento o il reinserimento lavorativo debba essere ottimizzato al massimo”,dichiara la senatriceVilma Moronese, portavoce delM5Sal Senato, che poi aggiunge: “Nel caso specifico dei tirocini ammessi per laSocietà Alto Calore, società a totale partecipazione pubblica, riteniamo sussista una contraddizione proprio con il fine stesso del progetto. Inoltre abbiamo appreso da notizie di stampa, che i nominativi dei “tirocinanti” alcuni dei quali legati da vincoli di parentela con amministratori della società, siano stati resi noti molto prima rispetto alla formale delibera.Per questi motivi abbiamo deciso di interrogare il Ministero per capire tra l’altro quale sia la sua posizione in merito e la disciplina applicabile anche in casi analoghi”.
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