Categories: Elezioni 2018

Grassi: ‘Riscrivere le regole fiscali assieme ai commercialisti’

Si è tenuto ieri pomeriggio presso l’Hotel De La Ville l’appuntamento organizzato dall’Ordine dei Commercialistidi Avellino per incontrare i candidati alle prossime elezioni politiche, dopo il rinvio a causa dell’emergenza neve. A fare gli onori di casa è stato il Presidente Francesco Tedesco: “I commercialisti sono stanchi di riforme fatte senza una consultazione. Ci aspettiamo che la nostra categoria venga rispettata nelle aule dove si decidono le leggi, laddove invece negli ultimi anni la politica non ci è stata affatto vicina!”– afferma, prima di passare in rassegna le dodici proposte che il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti avanza a quella che sarà la futura classe dirigente del Paese: la fatturazione elettronica come opportunità e non come obbligo, l’istituzione dell’autorità indipendente di garanzia del contribuente, la rinuncia all’utilizzo di norme antievasione come coperture preventive, l’antiriciclaggio, le specializzazioni professionali, l’equo compenso (con auspicabile revisione dei parametri ministeriali), la diffusione della cultura dei controlli. Per citare le più salienti. Il primo ad intervenire è stato il professoreUgo Grassi, professore ordinario di Diritto Civile presso l’Università degli Studi “Parthenope” di Napoli, candidato per il Movimento 5 Stelle al Senato nel collegio uninominale di Avellino e di Ariano Irpino: “Anche io come giurista di diritto positivo mi lamento di quella che voi commercialisti definite ‘babele normativa’: i decreti di attuazione sono diventati il pane quotidiano dell’ordinamento italiano! 200000 leggi è un numero inaccettabile, perché una mole legislativa tale immobilizza un Paese” – esordisce il professore, che nell’avvalorare la sua tesi cita l’intervento di Sabino Cassese sul Corriere della Sera, secondo il quale  la colpa di siffatta abbondanza normativa è da attribuire al Parlamento che farebbe poche leggi delega: “E’ un falso storico– commenta Grassi-, dato che a partire dal primo Governo Berlusconi c’è stato una vera e propria crescita esponenziale di leggi delega! Basterebbe dire che questo numero così alto di norme è il frutto di funzionari (burocrati) che sono sottratti a responsabilità politica; essi scrivono il contenuto normativo di leggi contenitore che necessitano di un decreto di attuazione che dia loro un senso”. “È impossibile affrontare quella ‘babele normativa’ senza organizzare un tavolo di confronto che comprenda anzitutto i riformati: è chiaro che 200000 leggi non si cancellano da sole ed è giusto che le regole in materia fiscale vengano riscritte con il contributo dei commercialisti che le subiscono in via diretta” – incalza il candidato pentastellato, ribadendo l’importanza della collaborazione tra la politica e la base costituita dagli elettori. Quindi Grassi pone l’attenzione su due questioni chiave presenti all’interno delle dodici proposte avanzate dai commercialisti. La prima è l’equo compenso: “In Italia esisteva già: le tariffe minime professionali erano un argine all’iniquità sociale! Abolirle è stato inutile e dannoso. D’altra parte l’Europa non ce lo ha mai chiesto in questi termini: anche perché se è vietato il dumping sulle merci, perché mai dovrebbe essere concesso rispetto alle prestazioni intellettuali?” – si domanda il professore, auspicando un ritorno alle tariffe minime professionali al posto di quell’equo compenso che lui stesso definisce un’ “aberrazione”. La seconda questione chiave riguarda le commissioni tributarie: “Non è accettabile che la commissione tributaria sia affidata alla valutazione di persone la cui formazione culturale non dà alcuna garanzia di competenza sulla suddetta ‘babele’:il Movimento propone di potenziare la Corte dei Conti attribuendole le competenze giurisdizionali in materia tributaria” – spiega il candidato Cinque Stelle. Infine Grassi espone qualche sua personale osservazione sul rapporto fisco-contribuente. “L’Italia è il Paese delle autorità indipendenti che indipendenti non sono– afferma in merito alla proposta di istituire un’autorità indipendente di garanzia del contribuente -:l’Antitrust ha censurato l’equo compenso perché ‘contrario alla libera concorrenza’, mentre il vero problema è che i suoi vertici sono di nomina politica. Da qui la necessità di stabilire regole certe, che garantiscano l’assoluta e reale indipendenza delle autority”. Infine si sofferma sulla normativa antiriciclaggio: “Un’aberrazione che va ben al di là della direttiva europea, la quale si limita a dire di individuare i ‘criteri sospetto’, che però sono diventati centinaia, configurando la suddetta normativa come un ulteriore strumento di  “drenaggio” fiscale”. “L’assurdo è che queste normative chiedono al professionista una serie di informazioni che lo Stato di fatto ha già: una delle proposte del Movimento in tal senso è la creazione di un sistema unico di assemblaggio delle informazioni che permetta -attraverso l’utilizzo di confronti incrociati- di identificare il flusso di denaro frutto di attività illecite” – conclude il candidato pentastellato.

Redazione IrpiniaPost

Share
Published by
Redazione IrpiniaPost

Recent Posts

Ultim’ora: addio alla raccolta del vetro | Da oggi non passano più a prenderlo: devi smaltirlo per fatti tuoi

La raccolta del vetro diventa un lontano ricordo: da oggi devi occupartene personalmente. Ecco cos'è…

8 ore ago

“A novembre e dicembre non si pagano le tasse” | Ufficiale dalla Manovra 2025: tutti gli italiani graziati

La Manovra 2025 lo conferma: nei mesi di novembre e dicembre le tasse saranno solo…

11 ore ago

“Lo mangiano solo gli autolesionisti” | Ministero della Salute preoccupatissimo: non consumatelo per nessun motivo

Il Ministero della Salute lancia un nuovo allarme alimentare urgente: un prodotto molto amato dagli…

14 ore ago

Masterchef in lacrime: “tentato omicidio” del giudice più amato del programma | Tragedia proprio nel suo ristorante

Una notizia che ha lasciato tutti senza parole: il volto più amato di MasterChef sarebbe…

16 ore ago

Ex bambini del 1970 in lacrime: è MORTA l’azienda più iconica della nostra infanzia | Tutti l’abbiamo amata alla follia

L’azienda simbolo delle merende degli anni ’70 e ’80 è in crisi profonda. Operai a…

20 ore ago

ADDIO TINTEGGIATURA: l’Italia ha deciso di abolire totalmente la pratica | Te la tieni finché non cambi casa

Cambia il modo di vivere la casa: la tinteggiatura scompare, sostituita da una soluzione che…

1 giorno ago