Categories: Elezioni 2018

I candidati Pd: ‘Un voto per l’Irpinia contro l’antipolitica’

Ariano Irpino e Avellino città, il Partito Democratico si è dato appuntamento nel pomeriggio nei due centri più grandi della provincia, uno per ogni collegio uninominale. Platee numerose in entrambi i casi, all’Auditorium comunale e all’hotel De La Ville. Presenti tutti i principali riferimenti dei democratici, tra i quali l’ex presidente del Senato Nicola Mancino, oltre ad amministratori e militanti da ogni angolo della provincia. Al tavolo, oltre ai candidati democratici e all’ex senatore Enzo De Luca,Angelo D’Agostinoche corre per la coalizione alla Camera nel collegio uninominale di Avellino. “Una campagna elettorale difficilissima– ha confessato –perché soffia il vento dell’antipolitica. Nessuno entra nel merito delle questioni per capire quanto di buono è stato fatto nel nostro Paese. Pensano che un Governo composto dai grillini possa dare qualcosa in più. Bene, sugli indecisi c’è ancora spazio per lavorare. Mi hanno definito il centravanti del centrosinistra, ma tocca a voi essere squadra“. La “totale mancanza di attenzione per le aree interne da parte dei governi Berlusconi e Caldoro in passato” é stata ricordata alla platea dalla candidata al proporzionale Camera Irpinia-SannioValentina Paris. “Ad Ariano– ha detto –c’era una difficoltà di più. Dire perché non votare il paesano, ma noi abbiamo fatto una campagna ugualmente intensa perché crediamo nel Pd. Ad Avellino anche si è lavorato tanto. Noi siamo tutti candidati perché in ballo c’è il futuro del Paese. Nessun passo indietro rispetto alle politiche per il Mezzogiorno, cosa che avverrebbe con un centrodestra leghista. Altra cosa al centro del nostro programma è il salario minimo perché la dignità del lavoro va garantita, cosa possibile perché abbiamo già fatto l’equo compenso“. “Cinque chili persi per Luigi Famiglietti in campagna elettorale”,ha ironizzato la presidente Rosetta D’Amelio, nelle vesti di moderatrice dell’iniziativa. “Ho voluto però che a dirmi se dovevo essere riconfermato, fossero i cittadini e non il segretario del mio partito. Di qui la mia candidatura nell’uninominale Senato –le ha fatto subito sponda lo stesso Famiglietti – .Dopo anni di non comunicazione, in questa campagna ho fatto anche incontri con Giuseppe e Ciriaco De Mita. Era doveroso perché oggi siamo parte della stessa coalizione– ha sottolineato però il parlamentare renziano -.Ieri sono andato nella sede provinciale di Civica Popolare a chiedere anche il loro voto perché io sono abituato a guardare in faccia le persone“. Poi l’attacco diretto ai cinquestelle definiti presuntuosi. “Il mio competitor Grassi fa il finto vip, iscritto al circolo del nuoto di Avellino, e nonostante sia docente di diritto ha firmato un contratto con la Casaleggio associati che viola la Costituzione– ha puntualizzato –Luigi Di Maio dice che si sente irpino perché è nato al Moscati, io mi sento irpino perché ho rappresentato questa terra oltre a esserci nato e vissuto. Galati del centrodestra? Beh, è addirittura calabrese ed è alleato del razzista Salvini”. Tra le cose buone fatte, ricordate da Famiglietti, l’aver evitato lo scippo delle acque irpine qualche mese fa architettato dal centrodestra. “Ora vi chiedo uno sforzo di unità per riuscire a essere la prima provincia in Campania per percentuale di voti al centrosinistra“. “La cornice di questa sera dimostra che un grande partito sa litigare, ma sa ritrovare le ragioni dell’unità e le valorizza nei momenti importanti– così ha esorditoUmberto Del Basso De Caro, capolista proporzionale alla Camera Irpinia-Sannio -.Il 5 mattina non ci saranno vinti e vincitori, ma una comunità che deve continuare a essere guida. Le perplessità dettate da alcune candidature ci hanno fatto partire a rilento, ma abbiamo lavorato con serietà. Oggi cala il sipario su una campagna elettorale mediocre. Solo noi abbiamo parlato delle cose fatte e da fare. Il nostro è un partito. Gli altri sono proprietà di società di comunicazione oppure di un signore di Arcore che scrive ancora il suo nome sul simbolo. Le elezioni non si vincono con i voti, ma con la passione“.

Redazione IrpiniaPost

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