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Il borgo sociale di Roccabascerana, tra recupero e sostenibilità

Giovedì 4 giugno alle ore 16:30 presso la contrada Selvarana del comune di Roccabascerana (Avellino), la Caritas Diocesana di Benevento inaugurerà il Borgo Sociale di Roccabascerana.I protagonisti. Adagiato sulla collina di Selvarana, nel cuore del parco del Partenio, e circondato da 18 ettari di bosco incontaminato, questo Borgo Sociale mira a costruire un nuovo rapporto tra Welfare di Comunità, turismo sostenibile e produzione innovativa, attraverso il progetto “Bosco Sociale” che verrà presentato il prossimo 4 giugno alla presenza di monsignor Andrea Mugione, Arcivescovo di Benevento, e di Saverio Russo, sindaco di Roccabascerana. Interverranno inoltre Angelo Moretti, responsabile delle Opere Segno della Caritas Diocesana di Benevento e del progetto “Si può fare: in rete per l’autonomia”, Angelo Righetti, presidente Rete Economia Sociale Internazionale Res Int ed autore del volume “Welfare di Comunità e Budget di Salute” (2013, Editori Laterza), la direttrice del Borgo Sociale di Roccabascerana Sabrina Autorino, Serena Romano, presidente de La Rete Sociale, e Salvatore Esposito, presidente di Mediterraneo Sociale scarl. Le conclusioni saranno affidate a Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione con il Sud. Salvatore Esposito con Serge Latouche Il Borgo Sociale.Costituito da 12 appartamenti, un blocco uffici, una sala convegni, sale relax/laboratori e una grande sala ricevimenti, il Borgo Sociale di Roccabascerana ospita giovani in condizione di doppia diagnosi (patologie psichiatriche e dipendenze patologiche) e punta alla costruzione di percorsi di cittadinanza attiva e di terapeuticità naturale centrati sui sistemi di Welfare promossi dai PTRI (progetti terapeutico-riabilitativi individualizzati) con Budget di Salute.La progettazione, avviata nel 2009, è il frutto di un’intesa tra la Caritas Diocesana di Benevento, il Comune di Roccabascerana (proprietario degli immobili) e la società consortile Mediterraneo Sociale. Attualmente al Borgo convivono 6 giovani in condizione di doppia diagnosi, inviati dalle rispettive ASL, e 9 richiedenti asilo del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) di Roccabascerana. Il Borgo è anche oggetto della richiesta di contributo della Caritas Diocesana di Benevento per i fondi della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) 8 per mille 2014, i quali verrà impiegati per finanziare quei sistemi di efficientamento energetico che riducano i costi connessi alle utenze ed i consumi stessi della struttura, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Tutte le attrezzature e gli arredi del Borgo, nonché i lavori di completamento, sono stati finanziati con il contributo della Fondazione con il Sud, attraverso il progetto “Si può fare: in rete per l’autonomia”, nell’ambito del Bando Socio-Sanitario 2012. Il Borgo Sociale di Roccabasceranasi trova nel cuore del Parco del Partenio, poco sotto Monte Vergine e di fronte al massiccio appenninico del Taburno. A circordarlo, ci sono 18 ettari di bosco che si estendono adiacenti al Borgo e si integrano così nella fisionomia di questa Comunità Locale Sostenibile. Il progetto che verrà presentato all’inaugurazione del prossimo giovedì 4 giugno, “Bosco Sociale: percorsi di integrazione, turismo sostenibile e produzione innovativa”, promosso dalla Cooperativa Sociale Il Melograno, ente operativo della Caritas Diocesana di Benevento e parte della rete di Mediterraneo Sociale, finanziato dal dipartimento Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, punta proprio a valorizzare le potenzialità produttive e turistiche di questa area verde. Il progetto – che vede la partecipazione, in partenariato con la cooperativa Il Melograno, delle cooperative La solidarietà, La Cinta onlus, ArteViva ed Effatà – si propone di valorizzare il bosco rendendolo un sito attrattivo per il turismo ambientale, sociale e sostenibile, creando percorsi di animazione rivolti a famiglie e piccoli gruppi. Inoltre, attraverso la creazione di impianti produttivi per la raccolta di legna e per la produzione agroalimentare legata alla castagna e ai frutti di bosco, si favorirà la nascita di un’impresa sociale locale di giovani volta alla produzione e al lavoro.

Redazione IrpiniaPost

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