Dal signor Pierino Pastena, ex direttore di banca, riceviamo e pubblichiamo Spesso leggiamo sugli organi di informazione – e per fortuna vengono a galla – tanti casi di malasanità. Io, invece, vorrei segnalare un caso positivo e dare il giusto merito sia ad una struttura di volontariato, come la Lilt, che opera in città mettendo a disposizione del pubblico diversi servizi, che al II Policlinico di Napoli dove ho avuto modo e necessità di recarmi. Racconto, quindi, brevemente la mia esperienza personale. Agli inizi dello scorso mese ho prenotato una visita cardiologica alla Lilt – Lega Italiana Lotta ai Tumori di Avellino. A visitarmi, ma l’ho saputo soltanto dopo, è stato il professore Pasquale Perrone Filardi, Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università del II Policlinico di Napoli. Il costo della visita è stato di 25 euro. Dopo aver effettuato un elettrocardiogramma dal quale non si riscontrava nessuna anomalia, il professionista mi ha comunque suggerito di effettuare quanto prima una coronografia, perché l’auscultazione toracica gli aveva lasciato qualche perplessità. In effetti già tre anni fa, avevo avuto problemi all’arteria coronaria destra, nella quale mi è stata innestato uno stent, una struttura metallica cilindrica che serve a garantire un adeguato flusso sanguigno, evitando così la stenosi. Mi sono quindi attenuto scrupolosamente all’indicazione datami e dopo qualche giorno ho effettuato la coronografia a Napoli. Effettivamente sono emersi dei problemi ed è stato necessario innestare tre stent nel tratto medio dell’arteria coronaria sinistra. Il professore Perrone Filardi pertanto aveva visto bene. L’intera struttura del II Policlinico ha dato prova di grande efficienza e professionalità. Sono stato infatti ben assistito da personale altamente qualificato: dall’infermiera Nasti, al dottor Morisco, allo stesso professore Perrone Filardi. Senza contare la disponibilità del direttore della Divisione di Cardiologia e dell’Unità di terapia intensiva cardiologica, professore Bruno Trimarco. Mi è dunque sembrato giusto, anche per riconoscenza, segnalare il valore di tali professionalità presenti in una struttura pubblica del nostro Mezzogiorno.
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