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‘Inquinamento in Irpinia, più di cento siti pericolosi’

“Bisogna denunciare. Ci sono industrie inquinanti e i cittadini si ammalano. È necessaria una mappatura reale per intervenire. Anche gli incendi provocano inquinamento”. Sono le parole dell’avvocato Maurizio De Tilla a Mercogliano, presentazione del suo libro “L’inquinamento ambientale, riflessioni normative e bioetiche”, prefazione di Umberto Veronesi. Parole colte da chi è in prima linea, come il medicoFranco Mazza: “La nostra priorità deve essere la prevenzione primaria, eliminare cioè le cause dell’inquinamento e di conseguenza delle malattie”.Elencando le zone critiche della provincia di Avellino, Mazza haspecificato:“Ci sono discariche in cui non sappiamo effettivamente cosa sia stato portato nel corso degli anni, come Savignano Irpino. Nella provincia di Avellino si contano 125 siti potenzialmente inquinati. Abbiamo i fiumi Calore e Sabato, questo quest’ultimo interessato dagli scarichi illeciti. Poi c’è il rischio delle trivellazioni petrolifere, per ora non se ne parla ma non sappiamo a che punto sia la questione. Ci sono criticità anche nell’agricoltura con l’utilizzo di antiparassitari e diserbanti che si disperdono nell’ambiente. Bisogna mettere mano su questo. Noi, con le associazioni ‘Medici per l’ambiente’ e ‘Salviamo la Valle del Sabato’, opereremo per far crescere l’attenzione su queste tematiche”. Sull’importanza del bacino idrico presente in Irpinia il direttore generale dell’istituto zooprofilattico del Mezzogiorno,Antonio Limone: “La provincia di Avellino va salvaguardata soprattutto per la sua acqua”. Al nessotumori-inquinamento, si aggiunge il problema occupazione: “Non si può continuare ad inquinare l’ambiente e a far ammalare persone per non chiudere un’azienda. Da 5 anni mi batto perché l’inquinamento diventi priorità del governo”ha dichiarato il deputatoAngelo Antonio D’Agostino. Al centro del dibattito anche il caso ex Isochimica. “Oltre 20 anni di inquinamento e non si riesce a trovare un progetto adeguato –ha proseguito l’onorevole-. Forse finalmente c’è un’accelerazione nei fondi regionali per la bonifica”. Nel dibattito moderato daAlfredo Picariellol’intervento del sindaco di Mercogliano,Massimiliano Carullo, sull’incendio di Montevergine: “Una montagna bruciata e oltre al dissesto idrogeologico gli incendi hanno causato anche danni agli agricoltori irpini. Bisogna assumersi qualche responsabilità in più”. Al tavoloMaria Carmela Picariello, segretario dell’Anai di Avellino che con l’Ordine forense – presente il presidente Fabio Benigni – ha organizzato l’evento: “Oltre alla ex isochimica attualmente c’è un altro eco mostro.La Valle del Sabato disseminata di edifici che contengono amianto e dei quali non c’è una messa in sicurezza. La presa di coscienza deve accompagnarci nelle nostre azioni quotidiane”, la riflessione.

Redazione IrpiniaPost

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