Categories: Spettacoli e cultura

Irpinia Madre, Sebastiano Somma a Torre Le Nocelle

A“Irpinia Madre Contemporanea”, il festival culturale e artistico che si svolge negli antichi borghi d’Irpinia, rivive il mito diLucio DallaeLucio Battisticon lospettacolo diSebastiano Somma “Lucio incontra Lucio”,la vita, la storia e le canzoni di due tra i più grandi cantautori della musica italiana,venerdì 31 maggio alle ore 20,30nel centro antico diTorre Le Nocelle (Piazza Vittoria), suggestivo insediamento medievale immerso nella valle del fiume Calore, tra l’affascinate ambientazione rurale e paesaggi di natura incontaminata. Erano i primi anni ‘80 quando Dalla propose a Battisti di fare insieme una grande tournée e poi un disco. Battisti, deciso a sparire dalle scene, rifiutò l’invito. “Lucio incontra Lucio”, scritto daLiberato Santarpino, prova a immaginare quell’incontro artistico mai avvenuto, raccontandolo attraverso le loro canzoni più celebri. Sul palco con Sebastiano Somma, che cura anche la regia,Sandro Deiddaal sax,Guglielmo Guglielmial pianoforte,Lorenzo Guastaferroal vibrafono,Aldo Vigoritoal contrabbasso, eGiuseppe La Pusataalla batteria e le voci diElsa Baldini,Alfina Scorza,Paola Forleo,Francesco Curcio. La terza edizione di “Irpinia Madre Contemporanea”, realizzata con il contributo dellaRegione Campania(POC Campania 2014-2020) e patrocinato dalMIBAC, ideata e organizzata daAntonia De Mitacon la direzione artistica diAnton Giulio Onofri, proseguiràfino al 23 giugno. In cartelloneMichele Placidoa Conza della Campania (8 giugno), ilSestetto Stradivari, composto da musicisti dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, a Montefalcione (11 giugno),Marco Berrinicon il Coro di musica polifonica EquiVoci nel segno di Carlo Gesualdo a Montaguto (16 giugno) e gran finale a Guardia dei Lombardi conPeppino di Capriin concerto (23 giugno). La memoria del grande madrigalista Carlo Gesualdo rappresenta uno dei temi principali di “Irpina Madre Contemporanea”, in particolare sottolineato con l’appuntamento di Montaguto che segna il ritorno di Berrini in Irpinia dopo l’apertura al pubblico, fortemente voluta da questo festival, del castello del principe avvenuta nel 2015 dopo 400 anni.

Redazione IrpiniaPost

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