“A livello nazionale il tasso di disoccupazione giovanile, che si registra tra chi ha un’età compresa fra i 15 e i 24 anni, a gennaio è risalito portandosi al 39,3%, il valore più alto dall’ottobre scorso. Lo evidenzia l’Istat, rilevando un aumento di 0,7 punti percentuali su base mensile. Questo dato, già di per sé sconfortante, è ancora più negativo in provincia di Avellino, dove, da anni, ha superato la soglia del 50%” – così il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia.
“Ciò significa che un giovane irpino su due è senza lavoro. Senza contare – continua il parlamentare avellinese – chi ha addirittura smesso non solo di cercare un’occupazione ma anche di proseguire gli studi. Una fotografia, questa, che ci fa allarmare soprattutto alla luce dei continui proclami del Governo nazionale che, in realtà, non ha mai messo in campo interventi strutturali significativi a sostegno del lavoro giovanile. Anche il tanto sbandierato Jobs Act finora non ha sortito gli effetti sperati e questo perché in realtà è il mercato nel suo complesso ad essere fermo con una produzione sempre più in sofferenza e con le incertezze economiche che pesano sul settore degli investimenti e che inducono gli imprenditori a non rischiare. Bisogna ridurre la tassazione cominciando dall’abolizione dell’IRAP per le piccole imprese. Una proposta messa nero su bianco dal Movimento 5 Stelle ma che il PD si rifiuta di discutere”.
“Tornando in Irpinia, è sotto gli occhi di tutti la situazione desolante che stiamo vivendo tra le tante vertenze e la mancanza di prospettive. Ci hanno fatto credere che la crisi fosse alle nostre spalle e che si iniziavano ad intravedere dei segnali di ripresa ed invece non è così. Per invertire questo trend negativo e creare vere opportunità occorre puntare sui nostri settori che sono agricoltura, cultura e turismo. Un patrimonio di conoscenze e di esperienze da mettere a regime e valorizzare con il prezioso contributo di una forza-lavoro giovane e preparata. Inoltre, la prima misura da adottare è il reddito di cittadinanza: 780€ ai disoccupati in cerca di lavoro così da far ripartire l’economia interna, sostenendo i consumi. Non aiutare e detassare le banche e le multinazionali, ma salvare i cittadini” – conclude Sibilia.