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Italpack, Alta Irpinia unita: pressing contro la chiusura

Il lavoro a rischio per i 103 dipendenti dellaItalpack di Lacedoniairrompe all’assemblea della Città dell’Alta Irpinia. I sindaci si faranno carico di supportare la battaglia degli operai minacciati dalla notizia di chiusura dello stabilimento nell’area industriale del Calaggio. “Non parteciperemo a blocchi stradali o azioni di forza, ma abbiamo il dovere di essere al loro fianco percorrendo vie istituzionali”, dice il presidente del Progetto pilota,Giancarlo De Vito, in apertura della riunione giovedì pomeriggio a Calitri. La sua proposta, accolta dai presenti, è di inviare una lettera alla proprietà per organizzare un incontro sulle opportunità per le aziende altirpine derivanti dal Pnrr e per discutere di un possibile piano di rilancio industriale. “Ho analizzato in questi giorni i bilanci della Italpack per capirne di più. Sono disponibile a mettere a disposizione la mia esperienza di manager– aggiunge De Vito –per risolvere la situazione, spingendomi anche oltre il mio ruolo in questo contesto. L’azienda ha circa 18 milioni di euro fatturato annuo e costi di produzione esorbitanti. Perdite enormi e una struttura elefantiaca. Così come è non è appetibile per alcun compratore, ma si può migliorare la condizione“. La missiva agli imprenditori svizzeri della Italpack partirà dopo aver sentito anche le richieste dei sindacati. “I sindaci della Baronia– annuncia la fascia tricolore di LacedoniaAntonio Di Conza–sono pronti a firmare qualsiasi nostra iniziativa per sostenere i lavoratori“. “Dobbiamo ben capire le reali intenzioni della proprietà e farci sentire come territorio“, commenta il collega di BisacciaMarcello Arminio. L’assemblea approva pure la proposta del sindaco di NuscoWalter Vigilantedi organizzare riunioni itineranti della Città dell’Alta Irpinia nei 25 paesi: si procederà per ordine alfabetico e la prima tappa sarà quindi Andretta. Yuri Gioino per Lioni aggiorna invece i colleghi sul progetto dell’azienda forestale: “Abbiamo chiesto all’assessore regionale Nicola Caputo di aumentare il fondo a disposizione per coprire tutte le idee in cantiere, ma non è possibile perché le risorse derivano da un patto ministeriale. Stiamo perciò riducendo le richieste per non sforare i 10 milioni di euro. Lioni sarà capofila e avvierà a breve la procedura per individuare il coordinatore del progetto“. Accenno di polemica da parte del primo cittadino di CastelfranciGeneroso Cresta. “Continuo a sentir parlare di cifre e di scelte su se usare i fondi da soli o in forma associata, però non mi è chiaro se esista o meno un progetto complessivo di ciò che vogliamo fare“. “È bene chiarire– replicaLuigi D’Angelisper Cairano –che alla Regione consegneremo una proposta di masterplan, cioè un insieme di progetti su vari aspetti e che ci faremo aiutare anche da esperti“.

Redazione IrpiniaPost

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