Categories: Attualità

La forza di Stefano, il centro Giada e il suo libro

Stefano Buonamicoha 27 anni e diverse passioni. La terra, la famiglia, la musica. Diciamo che nel suo libro ha unito tutto. E sono in tantissimi col volume in mano nella presentazione diTorella dei Lombardi, il suo paese. Sala consiliare che quasi scoppia. Al tavolo è con relatori di primo piano. Dal giornalista Generoso Picone al delegato regionale per le aree interne Francesco Todisco. C’è il suo editore, Silvio Sallicandro. Le istituzioni.Una serata di beneficienza ma non senza contenuti. Così il sindacoAmado Delli Gattiparte con “Stefano uno di noi. Il libro parla della sua esperienza, con parole che noi abbiamo dimenticato. Così Stefano non ci fa perdere l’uso delle parole, quelle pratiche. Cambiano i modi di vivere, arriva l’industrializzazione del nostro pensiero. E allora ci insegna tanto. E guarda avanti col ricordo di chi non c’è più“. La figura è quella del nonno Alfonso. I gesti semplici. “Le azioni che riportano al passato fanno sempre bene“. Ma Stefano, del centro Giada per i diversamente abili, non è solo una persona semplice. Basti pensare al fatto che si fece promotore di uno sciopero per qualche disservizio nella sede di Rocca San Felice, col “pericolo” che venisse trasferita proprio a Torella. “E Stefano decise che Rocca era ormai la sua casa“, racconta la presidente della Fondazione Officina Solidale,Rosanna Repole. “Poi mettemmo a posto il centro, che è ancora adesso luogo di aggregazione“. E la Repole aggiunge: “Sono molto presa da questo momento. Non per me ma per le famiglie e per i ragazzi. È un raggiungimento di un obiettivo importante. Il protagonista è Stefano. Ma dobbiamo vedere in che contesto è nato questo libro. Un po’ di anni fa è nata Officina Solidale. Attraverso un incontro coi genitori fu chiara la convinzione dell’importanza di avere un centro che funzionasse subito come luogo di integrazione. Si raggiunse l’obiettivo grazie al comune di Rocca e tanti volontari. Questo è il contesto, il centro è diventato la casa dei ragazzi“. Sull’autore del libro: “Stefano mi ha parlato dell’amore per il nonno e per l’amore della terra. Spiega le uova buone e quelle non buone. La sua grande ammirazione per Achille, musicista. E l’amore per la tarantella. Gli ha dedicato anche un capitolo del libro“. Delta 3 edizioni e musica per il post-presentazione. Con cena al castello. La sua serata, di speranza. comments

Redazione IrpiniaPost

Share
Published by
Redazione IrpiniaPost

Recent Posts

Sì all’intitolazione dell’ospedale a Frieri, ma ora aprite i reparti

Sì all’intitolazione dell’ospedale a Frieri, ma ora aprite i reparti È stata tanta e forte…

1 anno ago

IrpiniaPost si ferma qui, grazie per essere stati i nostri lettori

Da qualche tempo meditavamo sull’opportunità o meno di congedarci ufficialmente. Un po’ perché restii a…

1 anno ago

D’Andrea: ‘Agenzia forestale dell’Alta Irpinia, la firma a Lioni’

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’assessore comunale di Lioni, delegato alla Montagna,Rocco D’Andrea: “Dopo diversi…

1 anno ago

Covid, altri due decessi in Irpinia

History is littered with hundreds of conflicts over the future of a community, group, location…

1 anno ago

Bisaccia, Marcello Arminio vince ancora

Marcello Arminio si conferma sindaco ancora una volta a Bisaccia. Staccata di un centinaio di…

1 anno ago

Cassano Irpino, per Vecchia il quarto mandato

Dopo il risultato per la Lega alle Europee, superiore al 50 per cento nel piccolo…

1 anno ago