L’acqua irpina patrimonio dell’umanità. E’ questa la proposta alla quale sta lavorando il vescovo di Avellino, Monsignor Arturo Aiello, pronto apresentare all’Unesco la candidaturadell’Irpinia come santuario laico dell’acqua. In questo modo le sorgenti che dissetano Campania, Puglia e Basilicata costituendo il principale bacino idrico del Mezzogiorno e uno dei più grandi d’Europa, entrerebbero in un ristretto elenco di beni patrimonio dell’umanità. La domanda è pronta, secondo quanto ha riferito Don Vitaliano Della Sala al tavolo sul risanamento dell’Alto Calore svoltosi ieri a Palazzo Caracciolo. Ma la Diocesi di Avellino starebbe valutando di allargare il numero dei proponenti con l’ingresso di enti, istituzioni, altre comunità religiose e associazioni. comments
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