“Nessuno, per salvarsi, deve lavorare alla morte dell’altro. Lo sguardo deve andare oltre e deve essere proattivo, come la scuola ci insegna. La scelta effettuata per gli istituti di Sant’Angelo dei lombardi e Lioni, dunque, non risponde a nessun criterio logico ed è destinata a fallire, poiché non investe nella costruzione ma mira alla pura sopravvivenza”. Lo diceil parlamentare del M5S Michele Gubitosa, dopo l’assemblea alDe Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardicontro lo smembramento dell’Istituto. “Il Vanvitelli non deve morire– ha continuato Gubitosa –ma non può nemmeno fare ‘violenza’ alla comunità di Sant’Angelo dei Lombardi, sottraendole, contro la sua volontà, una sede consolidata da ben 30 anni come quella del De Sanctis. In tal modo, non si lavora in un’ottica costruttiva. E nemmeno la teoria della contiguità territoriale regge, perché non è la vicinanza geografica a definire peculiarità e affinità. Le dinamiche sociali sono le stesse in questi territori, dunque l’impatto del background non può essere utilizzato come discrimine. Ciò che invece si potrebbe e si dovrebbe fare è un ragionamento legato alle attitudini degli studenti, proprio in sintonia con i nuovi riferimenti alla didattica orientativa. Si deve ragionare per poli e costruire offerte formative calibrate sull’orientamento reale, definire due filoni che camminano parallelamente e si arricchiscono a vicenda, puntando a promuovere ‘intelligenze multiple’. In tal modo anche la guerra delle iscrizioni tra istituti in difficoltà non avrebbe più senso, perché i docenti, nel rispetto delle loro professionalità, sapranno individuare, guidare e orientare gli studenti verso i poli più congeniali alle loro attitudini. La soluzione più equa e rispettosa di tutti, ma soprattutto degli studenti, è quindi quella di costituire due poli. Uno tecnico-professionale a Lioni, come nuovo centro dinamico e commerciale in crescita, e salvare la dirigenza del Vanvitelli. E uno liceale a Sant’Angelo dei Lombardi, preservando la storia culturale di un contesto radicato sul territorio. I numeri ci sono e si può investire per incrementarli, anche in riferimento ad altre dirigenze dell’alta Irpinia. In tal modo si potrà collaborare, lavorare per sinergie, costruire percorsi comuni, ma mai prevaricanti. NGELIn tale direzione potrebbe essere utilizzata la deroga del 2.5 % prevista dal Milleproroghe per aprire il tavolo dell’area SNAI e valutare con attenzione ed un tempo congruo le scelte da farsi.E, finalmente, ogni studente potrà sentirsi gratificato per le proprie attitudini da quelle più classico-teoriche a quelle più pratico-operative. Il rispetto sarà la strada per il rilancio di un territorio ricco di storia”.
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