Categories: Spettacoli e cultura

La reinterpretazione di un grande chansonnier, Becaud rivive ad Avellino

Il nuovo anno si apre per il Senzatempojazzclub con uno spettacolo di incisivo impatto. Una passeggiata tra le parole e la musica di uno dei più grandi chansonnier della storia, Gilbert Becaud. Il live grazie alla prodigiosa opera di rilettura realizzata da uno straordinario musicista,Mike Zonno, che ha dedicato il suo ultimo lavoro proprio all’opera immortale dell’artista francese scomparso nel 2001. Parole e musica, perché la direzione artistica de I Senzatempo affianca ai musicisti la competenza del critico musicale, il Prof. Alceste Ayroldi, e del Presidente de la Alliance Française di Bari, Prof. Domenico D’Oria, già Consigliere del Teatro Petruzzelli e la voce narrante dell’attrice Francesca Leone. Insomma una serata particolare ed entusiasmante con la quale l’associazione avellinese prova ancora una volta ad offrire al pubblico, sempre molto attento, molto più del semplice e del banale intrattenimento.  L’appuntamento è per il 12 gennaio 2019, alle ore 20.30 presso lo Xanadu dell’Hotel de la Ville di Avellino.  Info e prenotazioni per soci e simpatizzanti: info.senzatempo@libero.it. Ma chi era Bécaud? Monsieur 100.000 volts, così veniva definito, proprio per la particolarità con la quale affrontava il palco ed il rapporto con il pubblico, per quella carica di energia che trasmetteva e che lo ha pervaso sino all’ultimo istante della sua esistenza. Un artista straordinario che poco prima di morire, nonostante la grave malattia che aveva minato il corpo, ha lasciato al pubblico un testamento meraviglioso affidato alla sua ultima incisione “ Mon Cap”. Ha scritto oltre 400 canzoni, cantate e sussurrate dai francesi, e dagli appassionati di tutto il mondo. Le parole di una generazione vissuta nel dopo guerra che colpivano animo e cuore, avvolgenti e meravigliose.  Bécaud apre la sua carriera nei night club francesi, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, ed a spingerlo verso la strada da solista è un’altra ed immortale artista, l’unica Mome, Edith Piaf, che gli consiglia di osare molto di più, cogliendone negli occhi un fuoco che non poteva certo essere sprecato. Gilbert l’ascolta e comincia a mettere in musica alcune tra le più belle poesie della letteratura Francese. In anticipo su tutti, anche sul delirio che circonderà ogni live dei Beatles, ai suoi concerti, il pubblico distrugge tavoli e sedie.  Ma un musicista come lui non poteva rimanere confinato alla sola Europa; arriva a Broadway, gli americani lo amano, lo osannano, e la sua Et maintenant diviene“What now my love”, portata al successo da Sinatra e la Streisand. Non un uomo qualunque, non è un artista come gli altri, ma un profondo conoscitore della sua epoca, capace di interpretare la esigenza di vita e  di rinascita che in quel periodo animavano gli uomini e le donne, usciti distrutti da un Conflitto Mondiale. Abile lettore dei mutamenti, abile comunicatore, con il suo abito blue e la cravatta a pois, sempre la stessa, si presentava al pubblico senza infingimenti, con la volontà di esplodere e di esprimere il suo mondo interiore; una vitalità talmente sopra le righe che si spinse ad abbracciare addirittura il mondo della politica, accanto al generale De Gaulle, pur avendo sempre rappresentato una generazione  ribelle verso le regole, e l’establishment. E’ molto difficile riassumere l’artista e l’uomo Becaud, ma il 12 gennaio I Senzatempo provano attraverso la maestria di straordinari musicisti a raccontarlo. Mike Zonno alla voce, accompagnato da Guido Leone alle chitarre, Nico Marziliano al pianoforte e Vito Modugno al Contrabbasso. Il modo migliore per ripartire all’insegna della cultura e della bellezza anche in questo 2019. La città di Avellino sarà degnamente rappresentata dalla prof.ssa Luciana Barile, presidentessa de la Alliance Française. comments

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