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La sinfonia del legno alla Fiera dell’Est

Quello che si vede nella foto in alto è una sorta di megafono interamente in legno. E’ il prodotto più strano in mostra alla 34esima Fiera di Calitri. Ed è un qualcosa che viene dalle aziende del legno che operano a Calitri, uniche superstiti nell’area industriale ma solide come non mai. Da 25 anni a Calitri, Holzbau e Iavarone confermano la presenza e sono tra gli stand della Interregionale. Ieri ha preso il via la 34esima edizione della Fiera di Calitri, con il taglio del nastro del sindaco di CalitriMichele Di Maio. Presenti alla manifestazione il presidente dell’Eapsaim Antonio Campana, il consigliere regionale della Basilicata Gianni Leggieri, il sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo, il sindaco di Andretta Giuseppe Guglielmo, il vice sindaco di Andretta Angelo Tenore, il vice sindaco di Monteverde Antonio Vella, Gerardo Di Pietro vice sindaco di Morra De Sanctis, rappresentanti della scuola, del mondo dell’impresa in particolare i dirigenti Gerardo Vespucci e Salvatore Di Napoli. Presente Mario Salzarulo coordinatore del Gal Cilsi di Lioni. Ad accogliere l’invito anche tanti rappresentanti di associazioni culturali, forum giovanili e di categoria. Dopo la cerimonia di inaugurazione si entrerà nel vivo già oggi con due convegni. Alle 10.00 incontro su cibo e benessere. Alle 18.00 convegno-dibattito sul tema: «Progetto Alta Irpinia dai vincoli alle proposte». Ai microfoniLuigi Iavaroneha rilanciato l’idea di un polo del legno a Calitri, la cui costruzione è ormai alle battute finali. Un progetto che parte da un’intuizione di filiera messa a punto da Confindustria e Federico II. Lui, Iavarone, è il delegato di Confidustria al tavolo del Progetto Pilota. Ed era soddisfatto e propositivo: “Qui ci troviamo bene e intendiamo rimanerci. Ora esistono le condizioni per valorizzare il patrimonio forestale largamente sottoutilizzato, questo rappresenterà un elemento fondamentale per il lancio del polo del legno. Così come intendiamo rilanciare l’idea di un bio-distretto per creare ricchezza e conservare l’ambiente allo stesso tempo. Un’idea attuale e fattibile. Qui siamo un passo avanti rispetto ad altre aree, è possibile un nuovo paradigma produttivo. Serve ancora qualcosa per venire incontro alle aziende, ma chi opera in Alta Irpinia lo fa con amministratori accoglienti e in un luogo sicuro“.

Redazione IrpiniaPost

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