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L’accusa dei No Triv: ‘Paesologia e petrolieri’

Lo scrittore Franco Arminio dirigerà un festival di cultura e paesologia. Luogo? Aliano, provincia di Matera, dal 22 al 27 agosto. Tutto bello, tutto normale. Ma il festival, fa notare il Coordinamento nazionale No Triv, è sponsorizzato dal progetto Tempa Rossa, che riunisce grandi gruppi petroliferi mondiali. In queste ore sta iniziando il tam tam sui social. Per primo si è mosso proprio il coordinamento. In Irpinia ha scritto un lungo post su facebook Roberto Buglione De Filippis, attivista no triv candidato con la sinistra alle ultime regionali. il progetto Tempa Rossa IL POST “La luna e i calanchi – scrive De Filippis – questo è il nome dell’iniziativa che ha la direzione artistica del difensore dei territori e paesologo Franco Arminio. Si tratta di una “scuola di paesologia” che prova a narrare le arre interne morenti. Non voglio e non sta a me valutare né l’operato di Franco come poeta e scrittore (…) Io proverei a porre l’accento e focalizzarmi non sullo scrittore, narratore, direttore artistico, ma sullo spazio ritagliatosi, negli anni, dal paesologo, come “politico” e difensore errante, a suo dire, delle aree interne, dei piccoli paesi, a partire dalla tanto decantata Irpinia d’Oriente, suo luogo natio. “In questi anni – continua l’attivista irpino – con questo progetto che vede come sponsor/credits, Regione Basilicata, Eni, Total, viene completamente smascherato, e esce allo scoperto tutto il suo fervore in difesa della gestione “neocoloniale” che la Basilicata sta subendo da oltre 20 anni. Ora capiamo le sue interviste su vari quotidiani, ai tempi della candidatura alle europee scorse, in difesa di chi da anni elargisce fondi per il suo evento e per la sua direzione artistica”. “Ora capiamo le sue posizioni schizofreniche ed indifendibili, da autonarratore dell’Italia migliore, sotto il libro paga delle multinazionali del greggio. Negli anni, poesia, territorio, prodotti tipici, concerti pagati con i soldi dei petrolieri, senza mai provare ad aprire una contraddizione e un ragionamento su devastazione ambientale, addomesticamento della popolazione, impoverimento del territorio, livelli tumorali altissimi. Non ci resta di augurare buona scuola di paesologia a tutti e tutte. In questi anni su Aliano e la Basilicata la luna è calata e la dignità e l’autonomia di pensiero degli intellettualini radical chic organici al progetto di devastazione ambientale che l’appennino meridionale e le coste italiane stanno subendo si è affossata nei calanchi”.

Redazione IrpiniaPost

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