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L’Asi approva il bilancio ma rimanda la surroga di Petracca. 7 giorni per definire le alleanze

Un bilancio approvato (a porte chiuse) con 38 voti favorevoli ed un astenuto (il comune di Calitri) ed un rinvio di sette giorni per la surroga di Maurizio Petracca, dimissionario perchè eletto in consiglio regionale.Questo, in soldoni, il riassunto di quanto accaduto nell’assemblea dei sindaci-soci dell’Asi.Sintesi tranquilla di una mattinata travagliata che si è aperta con la riunione improvvisata tra i vertici del Pd, chiaramente in disaccordo proprio sull’elezione del sostituto di Petracca. Oltre 40 minuti di confronto, non esattamente pacifico, tra Paolo Foti, Mario Rizzi, Rosanna Repole, Gerardo Adiglietti, Michele Vignola e Luigi Famiglietti. La questione al centro era proprio la decisione sul sostituto di Petracca. Da una parte c’era chi, confermando le alleanze per le regionali, avrebbe voluto percorrere la strada della continuità confermando un esponente dello scudo crociato, Vincenzo Sirignano, dall’altra chi, con una sorta di colpo di mano, avrebbe preferito fare bottino pieno e votare un democratico. Toni altri e facce scure quelle che sono uscite dalla stanzetta afferente la sala riunioni, dopo varie sollecitazioni del presidente Giulio Belmonte. ” C’è stato il confronto per concordare un percorso unitario – ha spiegato il capogruppo del Pd e sindaco di Lacedonia,Mario Rizzi -. C’è stata, inoltre, una forte discussione tra chi riteneva di dover mantenere l’accordo istituzionale fatto a febbraio e chi sosteneva di voler rinviare per un motivo a me sconosciuto. Io ero favorevole al mantenimento dell’accordo istituzionale fatto a febbraio. L’ Udc ha rinunciato a due rappresentanti per far entrare due del Pd, adesso era giusto che si votasse il rappresentante dello scudo crociato”. E a chi gli chiede il perchè di una discussione all’ultimo momento su temi tanto delicati risponde sorridendo:” Noi siamo un partito abbastanza complesso nel quale si discute tanto”. Nemmeno il tempo di finire la frase che, Ciriaco De Mita, evidentemente stizzito è intervenuto, sollecitato dalla stampa, con una battuta:” E’ qui la confusione – ha detto rivolgendo proprio a Rizzi e, dunque, al Pd –  fatevela spiegare” E del partito complesso, fa parte anchePaolo Fotiche ha spiegato, concordando con il presidente Ciriaco De Mita, come bisognerà spendere i prossimi 7 giorni:” Dobbiamo usare questa settimana per consolidare e rendere intellegibile l’ accordo istituzionale che ha portato a questa unione” Poche parole ma efficaci a far capire che, già dalle prossime ore, con buona probabilità, si tratterà per cementare l’asse Pd- Udc. Sullo sfondo, però, come al solito c’è un ente che vive ancora forti problemi finanziari e che come ha confermato Foti:” ha bisogno di poche e buone proposte condivise”. Giulio Belmonte, intanto, dopo l’approvazione di un bilancio, leggermente in perdita, ha voluto ribadire la solidità della sua presidenza rispondendo, senza mezzi termini, anche aSabino Bassoche, nei giorni scorsi, aveva puntato il dito contro la gestione:” Ringrazio i sindaci che sono intervenuti compatti per votare un bilancio premiando il mio lavoro – ha detto il numero uno dell’ ente di Via Capozzi –  contino ad essere presidente fino alla fine del mio mandato anche grazie ai sindaci. Vorrei dire a Basso, con il quale ho condiviso un percorso, che scaricare le responsabilità sugli altri non aiuta a risolvere i problemi. L’asi ha lavorato bene in un momento di difficoltà economica, facendo il nostro dovere senza avere contributi da nessuno. Abbiamo fatto i progetti, che è quel che ci compete, inviandoli in Regione. Basso ha detto delle cose giuste ma dovrebbe aggiungere però, che il disastro dell’Asi, è colpa anche di alcune aziende nei confronti delle quali vantiamo circa 7 milioni di debiti”

Redazione IrpiniaPost

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