“Tic tic tic”: i pedali della macchina da cucire si muovono lenti sotto il piede di un’anziana signora vestita di nero che lavora alla luce di una finestra. Tutto intorno stoffe, aghi, bobine di filo colorato, buste, appunti e schizzi a matita su un grosso tavolo centrale, forbici aperte lasciate su un lato, fogli sparsi.Si respira tranquillità, serenità e tradizione.
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