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Le elezioni politiche viste da Harambee

da Harambee – Movimento per i Beni Comuni riceviamo e pubblichiamo Harambee – Movimento per i Beni Comuniin vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018 si è riunito e collegialmente, come da nostra tradizione, ha cercato di tracciare un’analisi del quadro politico attuale. La prima considerazione è che i cittadini si trovano a subire una campagna elettorale fra le più difficili e intricate di sempre. Raccogliamo, infatti, fra i cittadini un umore politico quanto mai contraddistinto dall’imbarazzo, dal disagio, dal malcontento e soprattutto dalla rabbia. Una rabbia che riteniamo legittima e fondata su fatti concreti. La nazione è in grave difficoltà.Non staremo qui a elencare problemi e soluzioni. Indichiamo solo quella che riteniamo essere la madre di tutte le ingiustizie e le diseguaglianze di questa nazione: la concentrazione in poche mani di grandi redditi e grandi capitali e l’impoverimento totale di fasce importanti di popolazione. Bisogna in pratica affrontare la precarizzazione della maggioranza dei cittadini. Ciò che più ci preoccupa è la cultura sociale che si è diffusa in questi ultimi anni. La crisi economica ha facilitato il fiorire di un carattere sociale aggressivo, chiuso, in costante atteggiamento di difesa. Ciò che più ci lascia preoccupati è la totale sfiducia che aleggia in gran parte della cittadinanza italiana. Una campagna elettorale dovrebbe avere un funzionamento elementare. I candidati e le rispettive forze politiche propongono visioni e soluzioni, gli elettori valutano e scelgono ciò che ritengono essere la proposta migliore. Non è così. Ascoltando gli umori delle persone pare che anche la migliore intenzione politica, la meglio concepita e argomentata, non sortisca nell’elettorato approvazione e questo perché si è rotto il sentimento di fiducia necessario al funzionamento basilare della democrazia. In primis questa legge elettorale ha permesso a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, di procedere con la nomina dei candidati per cooptazione. L’unica apparente eccezione sarebbero le parlamentarie del Movimento Cinque Stelle che tuttavia non hanno i requisiti minimi accettabili di trasparenza, controllo dei meccanismi di voto e di accesso ai dati finali da parte né della cittadinanza e né tanto meno della loro stessa base di attivisti. Negli altri partiti poi il dato è ancor più tragico. La trasparenza lì sta nel fatto che le rispettive basi, da destra a sinistra, vengono completamente scavalcate. Poco ci interessa capire se sia meglio essere presi in giro o se sia meglio essere esautorati alla luce del sole dal proprio potere di indicazione delle candidature. Fatto sta che ancora una volta andiamo a votare con una legge quasi identica per spirito e meccanica elettorale all’odiato porcellum. Anzi, a differenza del porcellum, questa legge è ancora più difficile da capire creando una frattura ancora più profonda fra politica ed elettorato. Il risultato è uno sterminato smarrimento, una diffidenza strisciante. Una confusione ed uno scetticismo politico che pervade chiunque, fatto salvo i tifosi e i fanatici. Noi di Harambee, non avendo nostri candidati, abbiamo lanciato un’iniziativa chiamata “VOTANTONIO?” che serve a far guardare negli occhi candidati ed elettori. Una serie di incontri con gruppi ristretti di cittadini così da risultare colloquiali e utili a capire chi sia il candidato che si ha davanti. Fino ad ora ci ha contattati Giuseppe De Mita e lo abbiamo incontrato. Riteniamo che l’incontro abbia sortito l’effetto voluto. Oggi, infatti, chi ha partecipato a quell’incontro sa molto meglio chi è quel candidato. Speriamo fino alla fine di avere le idee più chiare e di riuscire a stabilire quel minimo di linea di fiducia fra chi promette, il politico, e chi accetta di delegare e cioè l’elettore. Fin qui le considerazioni del nostro Movimento Harambee. In chiusura, ci rivolgiamo di qui in avanti insieme ad AMDOS Ariano Irpino al Presidente della Regione Campania De Luca, unico responsabile della sanità regionale. Le elezioni sono un momento in cui i politici dovrebbero dimostrare concretamente il proprio impegno per il territorio che vanno a rappresentare. Ci aspettiamo quindi che uno degli impegni, per noi fondamentale, e cioè la Radioterapia, venga portato a termine e rientri nel DEFINITIVO piano ospedaliero esecutivo della Regione portando inoltre l’ospedale Frangipane a DEA di primo livello. Questo territorio è per conformazione e posizione geografica riferimento di un’area vasta. Questo dato va considerato anche e soprattutto nella pianificazione della sanità. Dodicimila firme raccolte dal nostro movimento insieme all’associazione AMDOS Ariano Irpino, attestano un’attenzione politica, ed oggi anche elettorale, per questo ambito così delicato per ogni singolo cittadino. Tanti cittadini voteranno anche in base a questo. Riteniamo che questo tema, su questo territorio, per ogni candidato debba essere centrale e prioritario nella proposta politica contingente. Buona campagna elettorale e soprattutto buona fortuna a tutti. comments

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