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Le sorelline bloccate in Marocco, Teora si mobilita

La comunità di Teora si mobilita per ledue bambine marocchine, che secondo la denuncia della sorella maggiore sono rimaste bloccate nel Paese d’origine. Il padre avrebbe strappato loro i documenti e impedirebbe alle sorelline di tornare in Alta Irpinia, dove sono residenti. E’ una storia ancora da chiarire nei dettagli. Sabato alle 17.30, nella sala consiliare, potrebbero arrivare ragguagli daMichele Gubitosa, parlamentare pentastellato che si sta occupando del caso a livello burocratico. Ma l’intenzione di Teora è anche quella di sensibilizzare. E dare un sostegno alle piccole e alla madre. Anche quest’ultima si trova attualmente in Marocco, ma lontana dal marito. A lanciare l’allarme è stata la figlia19enne Nouhaila (nella foto), che vive e lavora a Modena ed è pronta a tornare a Teora. Ma anche le maestre delle due sorelline, queste ultime non erano presenti alla ripresa delle lezioni. Un viaggio in Nord Africa con l’inganno, secondo quanto denunciato. Pietro Sibilia, consigliere comunale,ha scritto: “Nouhaila adesso è a Modena, dove si trova con il suo ragazzo per un lavoro a tempo determinato, un lavoro che prevede turni estenuanti, ma che non l’hanno fermata a continuare per amore di quella famiglia che ora è ferma in Marocco“. Ed ancora: “Negli uffici del paese d’origine la madre non riesce ad ottenere nessun tipo di documentazione che possa aiutare la sua famiglia a ritornare, ma neanche il certificato di residenza, necessario per restare“. Ma ls situazione potrebbe rientrare. Sibilia e il sindaco Stefano Farina sono impegnati in unamediazione. Hanno appena ascoltato il fratello. “Si sente dispiaciuto, non vuole restare solo e vuole la madre. Vuole spiegare meglio la situazione“, riferisce il consigliere. “Noi come Amministrazione siamo impegnati in un caso delicato e abbiamo dovere di ascoltare tutti e contribuire al buon esito di questa storia“. comments

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