Lo chiamano “il gratta e vinci della morte”: se vinci anche 1€ finisci al Cimitero | “Porta sfiga”

Gratta e vinci (Foto: Ansa) Iripiniapost.i
Aiuto: è stato definito da tutti il “gratta e vinci della morte”, e il motivo non lascia spazio a dubbi. Ecco cosa sapere
Lo chiamano senza mezzi termini “il gratta e vinci della morte“.
La regola è semplice ma inquietante: se vinci anche solo 1 euro, pare che ti capiti qualcosa di brutto.
Un meccanismo spaventoso che ha già fatto parlare di sé per il suo retroscena agghiacciante.
Ma cosa si nasconde davvero dietro questa storia? Ecco tutta la verità.
“Il gratta e vinci della morte”: perché lo chiamano così?
Lo chiamano “il gratta e vinci della morte”, un nome che già lascia intendere tutta la sua inquietudine. La dinamica è tanto semplice quanto spaventosa: basta vincere anche solo 1 euro e subito dopo succede qualcosa di brutto. Non importa la somma, non importa l’entità della vincita: il meccanismo è sempre lo stesso, implacabile e senza eccezioni. Un gioco che a prima vista potrebbe sembrare banale o addirittura innocuo, ma che in realtà porta con sé conseguenze inaspettate e tutt’altro che positive.
È proprio questa associazione tra la vincita, anche minima, e l’arrivo di un evento negativo a renderlo diverso da qualunque altra cosa. Non si tratta, quindi, di fortuna o di casualità, ma di una sorta di regola precisa che ha fatto nascere attorno a questo gratta e vinci un’aura di terrore. È per questo che viene descritto come qualcosa di agghiacciante. Ma che cosa si nasconde davvero dietro questo soprannome inquietante? Ecco tutta la verità.

Cosa rischi davvero se vinci anche solo 1€: tutta la verità
Il famigerato gratta e vinci in questione si riferisce alla triste storia di Tiziano Pellonara, clochard che nel 2020 aveva sorpreso tutti vincendo 300mila euro grazie a un biglietto acquistato con le offerte raccolte ai semafori. Un colpo di fortuna straordinario, che aveva trasformato la sua vita e lo aveva reso noto in tutta la città per il sorriso contagioso e per il cappellino che lanciava in aria ogni volta che riusciva a strappare un sorriso agli automobilisti.
Purtroppo, la sua storia ha avuto un epilogo drammatico: Tiziano è morto a Montecarotto all’età di 65 anni, stroncato da una malattia che lo aveva colpito da alcuni mesi. La notizia della sua scomparsa ha riportato alla memoria di tutti quella clamorosa vincita e la parabola della sua vita, segnata prima dalle difficoltà della strada e poi dall’improvvisa ricchezza. Una vicenda che spiega l’origine di quel soprannome inquietante, ma del tutto fortuito.