Luoghi del cuoreè un modo di dire entrato ormai nel lessico comune e utilizzato abitualmente per indicare luoghi unici, una mappa variegata e sorprendente formata da siti per noi speciali perché legati alla nostra identità e alla nostra memoria. Piccoli o grandi, famosi o sconosciuti, questi luoghi emozionano e raccontano la nostra storia personale: un sogno, una scoperta, una gioia, un rifugio.Vederli in stato di degrado o di abbandono, senza la cura necessaria a proteggerli o un’adeguata valorizzazione per farli conoscere, ci rattrista, ci ferisce ma ci fa anche impegnare e lottare per offrirgli un futuro.Così il Fai nella introduzione del censimento. L’eccezionale risultato dipiù di 2 milioni di voti raccolti– un traguardo mai raggiunto negli oltre 15 anni di storia del censimento – e le classifiche definitive dei luoghi più votati della9ª edizione de I Luoghi del Cuoresono stati annunciati il6 febbraio 2019. Un successo che testimonia l’amore e l’impegnoche moltissimi Italiani condividono per la bellezza del nostro Paese. I37.200 luoghi oggetto di segnalazionecostituiscono una preziosamappatura spontaneadi luoghi tanto diversi tra loro quanto amati, fatta di paesaggi e di palazzi storici, di chiese e di fiumi, di castelli e di borghi, di ville e di botteghe storiche, di giardini e di sentieri, che rende “visibile” il sentimento profondo che lega le persone ai territori dove vivono o dove hanno vissuto esperienze importanti della loro vita. Al primo posto Montepisano, al sesto i vicini laghi diMonticchio, nella foto copertina.115esima posizione per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese,Caposele-Leuca.Si tratta di un buon auspicio, più che altro, per un’opera da terminare.Si tratta un itinerario narrativo– scrive il Fondo ambiente italiano –unico nel suo genere che attraversa tre regioni del Sud (Campania, Basilicata e Puglia), mettendo in collegamento alcuni dei luoghi più affascinanti e ancora poco valorizzati della penisola: Alta Irpina, Vulture Melfese, Alta Murgia, Valle d’Itria, Arneo ed entroterra del Salento.Ed ancora Capocastello, a Mercogliano, al 213esimo posto. Capocastellopresenta un fascino immutato nel tempo, con diversi lasciti architettonici da ammirare tra cui il suggestivo castello medioevale, distrutto da un tremendo incendio nel 1656 e di cui oggi sono visibili i ruderi, in passato restaurati ma purtroppo lasciati all’incuria totale da diversi anni. Oggi è possibile ammirare solo una torre e parti della cinta muraria. Delle cinque porte, l’unica superstite è la Porta dei Santi che nella parte superiore mostra un affresco raffigurante S. Modestino, S. Fiorentino e S. Flaviano. La porta detta anche Porta Maggiore segna l’ingresso all’antico Castello e chiudeva la cortina muraria che un tempo circondava il borgo… comments
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