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Marandino: ‘Inaccettabile la vicenda della terapia intensiva al Criscuoli’

Marco Marandino, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, interviene sulla mancata attivazione della terapia intensiva all’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi (leggi qui).

Ho letto con stupore e meraviglia il comunicato stampa della Asl di Avellino circa la carenza di anestesisti e lo scorrimento delle graduatorie presso altre aziende sanitarie. In particolare l’ultimo periodo in cui si afferma che “l’eventuale reclutamento di sette anestesisti non risulterebbe sufficiente a garantire i turni h24 necessari all’attivazione del nuovo reparto di terapia intensiva presso il presidio ospedaliero Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi” desta grande preoccupazione”.

Da Sindaco mi chiedo se tutti – e soprattutto chi ha responsabilità – abbiano contezza dell’emergenza sanitaria Covid-19 che anche il territorio irpino sta vivendo. Dov’è finita la programmazione e l’organizzazione del reparto di terapia intensiva tanto sbandierato nei mesi scorsi? Le parti avevano convenuto che fosse indifferibile ed urgente. Il risultato ad oggi è la lentezza che contrasta con l’urgenza che la pandemia richiede.  

E cosa dire della donazione di 70.000 euro a cura del nostro Comune, della nostra Parrocchia e di privati cittadini per l’acquisto di attrezzature della terapia intensiva concordato con l’ufficio della Asl e consegnate da oltre quattro mesi per le quali non c’è stato alcun riconoscimento pubblico? 

I cittadini hanno diritto ad avere risposte certe e chiare, cosi come un’amministrazione pubblica ha l’obbligo di chiedere rispetto e risposte a tutela della salute pubblica. Anche la delibera di Consiglio Comunale, approvata all’unanimità il 2 ottobre 2020 sull’attivazione della terapia intensiva, conferma la volontà della popolazione di avere certezze sui tempi e le modalità delle istituzioni di tale importante servizio.  

Esprimo soddisfazione per la definizione del concorso per l’assunzione dei cardiologi, nel contempo mi auguro che il tutto avvenga nel rispetto delle graduatorie e delle normative vigenti e non sia solo occasione di passaggio per altre sedi. Per tutti questi motivi, rilevati i ritardi che non sono ammissibili per il riacutizzarsi della pandemia e dei contagi in Campania e in Irpinia, intendo convocare in accordo con i Sindaci che più volte hanno fatto richiesto di una migliore sanità in Irpinia, i parlamentari nazionali e regionali, insieme alla manager dott.ssa Morgante per un confronto chiarificatore e definitivo.  

Al Presidente della Regione, al quale ci lega un sentimento di vicinanza per l’azione di controllo e tutela della salute pubblica da lui quotidianamente attuata, chiediamo risposte non più procrastinabili per velocizzare e rendere fruibili i servizi sanitari indispensabili per tutta l’Alta Irpinia”.

 

IrpiniaPost

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