Stay Music Festival si ripresenta benissimo.Marlene Kuntzin versione “grandi classici” anche per gli amanti dei primissimi lavori. Ma al parco Santo Spirito di Avellino non manca il pubblico più giovane. Evento riuscito. La modalità dell’accesso gratuito ma limitato è stata calcolata quasi scientificamente: nessuno rimane fuori dall’area concerto. Circa duemila gli spettatori, diciotto i pezzi proposti dalla band piemonteseper due ore di musica ad alti livelli e grande intensità. Il freddo e l’umidità restano le uniche note “stonate”, se così si può dire. Sul palco è quasi necessaria l’accordatura costante degli strumenti. ECristiano Godanoci prova pure ad essere rock star in camicia… ma senza giacca dura solo un pezzo. La indossa e riparte con una scaletta che accontenta tutte le anime: quelle romantiche, quelle rabbiose. Il cantante è comunque a suo agio sul palco. La risposta del pubblico cresce col passare dei minuti. Da “Festa mesta” a “Cara è la fine”, per finire con “Ape Regina” e “Sonica”. “L’Avellino dei giovani e dei meno giovani! L’Avellino che lavora, si impegna e sogna un’altra città. Buona la prima!“, commentano gli organizzatori su Facebook (Pro Loco e Forum dei Giovani). Oggi intanto si continua. Secondo e ultimo giorno del festival. Oggi ancora musica. Oltre ai dj set ci sono IMalamente e i Molotov d’Irpinia. Sempre accesso gratuito con capienza massima di duemilacinquecento persone.
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