Categories: Amministrative 2019

Mercogliano: ultimo consiglio, polemica Di Nardo

Ultimo consiglio comunale per Massimiliano Carullo che ha lasciato la Sala degli Arazzi del Palazzo Abbaziale di Loreto, dove era in corso un dibattito organizzato dal Distretto Turistico del Partenio, per raggiungere l’aula consiliare, fuori dalla quale sono già in corso da settimane i preparativi della campagna elettorale, ma dentro la quale, ad attendere il primo cittadino e la sua squadra, anche il duro attacco dell’assessore Stefania di Nardo. Buona parte della maggioranza si ripresenterà il prossimo 26 maggio, quando ancheMercoglianosarà chiamata a votare per eleggere la nuova amministrazione. Tra i nomi che cercheranno di dare continuità nella casa comunale, capeggiati dall’attuale assessore ai Lavori Pubblici Modestino Gesualdo, non ci sarà sicuramente l’assessore Stefania Di Nardo, già da tempo in rottura con il gruppo guidato da Carullo. “Ultimo consiglio comunale dell’attuale maggioranza della quale io ho fatto parte, ma che da tempo non mi rappresenta più”. Ha esordito così la Di Nardo, negli ultimi mesi vicina al consigliere d’opposizione Vittorio d’Alessio, prossimo alla candidatura come capolista di #ioscelgomercogliano. L’assessore ha elencato i motivi del suo allontanamento dalla squadra. Tra questi le diverse proposte “mai approvate, alcune mai esaminate dalla giunta” che riguardavano “problematiche urgenti da affrontare per il Comune e i mercoglianesi. Risolvere le quali faceva sì che io attuassi il mio mandato elettorale e potessi realizzare quanto mi ero impegnata a fare”. La Di Nardo ha dichiarato di essere andata avanti, nonostante tutto, per cercare di raggiungere gli obiettivi per i quali si era impegnata con i cittadini, facendo richieste, proposte, interventi, rinunciando all’indennità di carica per destinarla agli interventi finalizzati alla manutenzione del verde pubblico. “Ma neanche questo è stato possibile. Sono stata una voce fuori dal coro”, ha detto invitando a riflettere su quanto il programma elettorale sia stato effettivamente rispettato, e ha incalzato –Ho deciso di mantenere fermi l’impegno e la fedeltà promessi ai cittadini, mentre altri di quel programma ne facevano carta straccia”. Ammettendo atti e prese di posizioni provocatori, l’assessore ha anche sperato“in un atto di coraggio per revocarmi, ma come accade sempre in questo Comune, è tutto un muro di gomma, non si fa mai niente neanche davanti a un bilancio e ad un piano urbanistico che io non ho votato. Perché la revoca è un atto che richiede coraggio ed evidentemente questo coraggio non c’è stato”. Diverse le vicende tirate in ballo, tra cui quella dei chioschi di Montevergine, i rivenditori di souvenir e prodotti tipici a pochi metri dal santuario, che versano in condizioni sicuramente non buone e “per i quali è stato firmato un protocollo d’intesa con i commercianti –ha ricordato la Di Nardo -,ma non è cambiato niente. Ho fatto elaborare, a mie spese, anche un progetto per la riqualificazione di viale San Modestino e viale Europa, riuscendo a recuperare 110.000 euro dalla regione Campania quale recupero di interessi attivi su mutui accesi. E poi ne sono arrivati altri 36.000. Ebbene tutti quei soldi, nonostante i miei sforzi, sono stati dirottati per pagare i debiti di un ufficio contenzioso che ha un’emorragia senza fine”. Un clima teso quello che ha salutato l’ultimo consiglio comunale della squadra Carullo. Lo stesso che accompagnerà il paese al voto, con la formazione delle liste che continua tra incertezze e pochi accordi. comments

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