Napoli e Avellino le province dove gli amministratori vengono minacciati maggiormente, in un record negativo per la Campania in generale e per il Sud.Quindi per l’Irpinia si può parlare di allarme.E’ quanto emerge dai dati del rapporto annuale “Amministratori sotto tiro“, reso noto oggi daAvviso Pubblico, la rete degli enti locali contro le mafie, in una conferenza stampa. Il 69% degli atti intimidatori agli amministratori locali si concentra nel Sud e nelle Isole. La Campania è la regione più colpita con 86 casi censiti, un preoccupante +34% rispetto al 2016. Aumentano sensibilmente le minacce via social, questo è un altro dato in evidenza. A parte il Lazio, dove il dato è sostanzialmente stabile, in tutte le altre regioni si è registrato un sensibile aumento dei casi.A livello provinciale, nel 2017 i territori più colpiti sono stati le province di Napoli (34 casi) e Avellino (22 casi), seguite da Reggio Calabria, Siracusa e Cosenza (18 casi ognuna), Roma e Foggia (17 casi), Milano e Bari (16 casi ognuna). Il rapporto è stato presentato a Roma nella sede della Federazione della Stampa alla presenza del procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e della presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi.
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