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Montella al voto, punti di forza e di debolezza di una realtà ricchissima

La realtà più grande dell’Alta Irpinia torna al voto per eleggere il nuovo sindaco, dopo il dopo mandato di Ferruccio Capone. Due visioni su presente e futuro. La prima: Montella è cresciuta, grazie alle sue ricchezze, ai suoi prodotti e alla vivacità dei montellesi: quanto di questa crescita sia merito di chi ha amministrato sarà una domanda al vaglio degli elettori. Chi sfiderà gli uscenti parla invece di una Montella isolata e impoverita. Ma è opinione diffusa che viste le enormi potenzialità la cittadina possa diventare un motore per l’intera zona. Troppe le bellezze presenti, da quelle architettoniche, chiese e monasteri su tutte, a quelle naturali. Ma la natura va preservata. Montella è uno scrigno d’acqua, sorgenti, fiumi, cascate…peccato che abbia vissuto una delle più grandi crisi idriche degli ultimi anni nell’intera provincia, frutto di un sistema di condotte che non regge, non può reggere senza interventi strutturali. I rimpalli di competenze serviranno a poco, dalla Regione al Comune passando per Alto Calore tutti sono chiamati a lavorare. La situazione degli anni scorsi non può ripetersi, sarebbe un danno e una beffa. Dalla crisi dell’acqua a quella delle castagne. Nonostante gli insetti killer, il comparto resiste, i castanicoltori combattono per aumentare le percentuali di prodotto. Una lotta che non è affatto impari, ma che andrebbe sostenuta meglio da scienza e politica. Passi in avanti sulla fruizione del patrimonio boschivo. La possibilità di addentrarsi nella natura con sicurezza è su buoni livelli, sull’altopiano sono stati rimessi in piedi rifugi all’avanguardia, anche con il lavoro delle tante associazioni. C’è però la sensazione che si possa fare ancora meglio per implementare i flussi di visitatori nei boschi. L’80% del territorio comunale è costituito da montagna. Il parco regionale dei Monti Picentini è una area naturale protetta della Regione Campania istituito nel 95 e oggi ha sede a Nusco. La proposta, avanzata dal sindaco Capone ai 34 Comuni che lo compongono, è di fare richiesta per il riconoscimento di Parco Nazionale. Proposta avanzata, senza successo per adesso, pure al tavolo del Progetto Pilota. Parco nazionale significherebbe possibilità di assumere guardie ambientali e fondi, nazionali ed europei. Sul fronte strettamente interno, dopo decenni di polemiche, prefabbricati abbattuti di recente. I nuovi alloggi popolari sono pronti a ospitare decine di famiglie. Non lontano c’è l’area Pip. Che non del tutto utilizzata e che ospita tra le altre cose un impianto diIrpiniambienteper la raccolta differenziata. Tratta 30mila tonnellate di rifiuto all’anno. Sfumata invece tre anni fa la possibilità che a insediarsi nel Pip montellese fosseAcca Software. La nuova sede dell’azienda creata dai fratelli Cianciulli, a lungo nel centro cittadino, alla fine è stata realizzata nel comune di Bagnoli Irpino. Montella attende il completamento del nuovo depuratore. E in questi anni non sono mancati problemi. Polemiche per gli sversamenti diretti nel fiume Calore, con segnalazioni di acque inquinate e pesci morti. Casi di natura giudiziaria per la morte nel 2016 di un operaio sul cantiere e per contenziosi tra la ditta che stava eseguendo i lavori e il Comune. Luci ed ombre, come in tutti i paesi al voto. Ma le luci, qui a Montella, possono accendersi meglio. comments

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