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Monteverde, niente accordo: salta lo Spettacolo dell’acqua

Il Grande spettacolo dell’acqua sul lago San Pietro di Monteverde non si farà. Almeno non quest’anno. La notizia, venuta fuori ufficialmente nell’assemblea pubblica tenutasi ieri nel locale castello, è stata riportata dal Quotidiano del Sud. La decisione in seguito alle polemiche sulladelibera della Giunta regionaleche avviava l’iter per la concessione dei suoli della Diga e della Foresta Mezzana per venti anni a tre Comuni che ne avevano fatto richiesta:Monteverde, Aquilonia e Bisaccia. Polemiche dovute da una parte almancato coinvolgimento della popolazionesu una scelta così a lungo termine e determinante per l’economia dell’area; dall’altra a timori di tipo ambientale, dopo la denuncia del vicesindaco di Lacedonia (Comune che si è tirato indietro benché avesse avviato il percorso del Contratto di Lago) circa la presenza dirifiuti(barili, ma pure parti dell’allestimento)lasciati a giacere dagli organizzatori delle precedenti edizioni in zona Sic. Che però è un lago artificiale, con tanto di diga in cemento e quindi impattante, come ha fatto notare qualcuno dei presenti in sala ieri. Il risultato è che l’assessore regionale ai Fondi europeiSerena Angioliha dovuto prendere atto della mancanza di accordo sulla concessione degli spazi. Ne consegue che non sarà possibile arrivare alla firma dell’intesa definitiva tra Regione e Comuni e, in assenza di questa,il Grande Spettacolo dell’acqua non potrà accedere ai fondi europei, indispensabili per la sua realizzazione. Intanto, però, la “Fondazione Insieme per…” che organizza la manifestazione ispirata alla vita di San Gerardo, da diversi anni si starebbe guardando attorno allo scopo di trovare una nuova location. LA NOTA FACEBOOK DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA E FONDI EUROPEI MAURIZIO PETRACCA– “Stasera(ieri per chi legge, ndr)ho partecipato a Monteverde all’affollatissima assemblea pubblica convocata dai sindaci per chiarire spirito e senso della delibera di giunta regionale con la quale si definivano le condizioni per la retrocessione dei suoli della Diga San Pietro e della Foresta Mezzana nella disponibilità delle amministrazioni comunali. Si tratta di un provvedimento che riguarda i territori di Monteverde, Aquilonia, Bisaccia e Lacedonia.E’ dovere delle istituzioni fare l’interesse della collettività che non sta nella testa di uno, ma nella testa di tanti. Quando, come per me oggi, si rappresenta un’istituzione, si deve provare ad esercitare questo ruolo nella pienezza del mandato. Ho girato questo territorio in lungo ed in largo. Lo faccio da due anni.Le potenzialità non mancano, ma quest’area è di confine, difficile da raggiungere, e trovarvi una vocazione che tamponi lo spopolamento è estremamente complesso.Ma, ripeto, chi rappresenta le istituzioni, ha il dovere di immaginare soluzioni.Ho assistito l’anno scorso allo Spettacolo dell’Acqua. Per me è stato motivo di orgoglio e di gratificazione vedere migliaia di persone affollare questa zona. Da allora ho compreso che lo Spettacolo dell’Acqua poteva essere l’attrattore intorno a cui costruire un programma di sviluppo.La discussione di questa sera, perciò, mi ha lasciato, in un primo momento, disorientato. Perchésento dire che si ricostruirà il World Trade Center nella Foresta Mezzana, perché sento dire che lo Spettacolo ha determinato condizioni irreversibili di inquinamento: tutto questo mi lascia basito.Il nostro dovere è parlare e confrontarci su atti, non sulle favole: qui ci sono quattro Comuni che per immaginare un progetto di sviluppo vogliono utilizzare fondi europei ma per avere questi finanziamenti è necessario ed imprescindibile avere la disponibilità delle aree, dei suoli. Chi ricopre ruoli istituzionali e non sottolinea questo aspetto, non chiarisce questa condizione, non svolge bene il proprio ruolo e va in giro a fare demagogia.Davvero, perciò, non riesco a comprendere quale sia l’oggetto della contestazione fortunatamente di pochi. Oggi discutiamo di una prospettiva da avviare e per avviarla c’è bisogno della disponibilità dei suoli. Senza i suoli si discute del nulla.Allora, dico: sono innamorato di questo pezzo di Irpinia e ci voglio provare. Se va male, la responsabilità è la mia, se va bene il merito è vostro. Io una prospettiva la vedo, maper immaginare un progetto di sviluppo ci vuole un attrattore e non credo ne esista un altro che non sia lo Spettacolo dell’Acqua.Noi tutti abbiamo l’obiettivo di costruire una prospettiva. E’ quello che stiamo provando a fare e credo che, dopo lo splendido riscontro di questa stasera, possiamo farlo insieme”. comments

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